Il tessuto si "pesca" in mare

Carvico, Jersey Lomellina e Aquafil insieme ad Healthy Seas

L’8 giugno è la Giornata Mondiale degli Oceani voluta dall’ONU per sensibilizzare il mondo sull’inquinamento marino e tra le aziende impegnate in prima linea per la salvaguardia degli oceani ce ne sono tre italiane: Carvico, Jersey Lomellina e Aquafil.

Aquafil ha dato vita nel 2011 ad Econyl, un filo di poliammide rigenerato fatto al 100% di materiali di rifiuti e materiali di scarto pre e post consumer, tra cui anche le reti da pesca recuperate dai fondali marini. Carvico, insieme a Jersey Lomellina, detiene dal 2013 l’esclusività di questo filo destinato a tessuti per la confezione di costumi da bagno.

Aquafil nel 2013 ha anche fondato Healthy Seas – a Journey from waste to wear, un’iniziativa ambientale che si pone come obiettivo principale la pulizia dei mari e degli oceani dalle reti da pesca incagliate nei relitti oppure che si trovano nei fondali marini. Carvico e Jersey Lomellina ne sono diventati partner: l’iniziativa contribuisce anche a fornire materiale che viene poi rigenerato nell’Econyl.

Le reti, raccolte grazie a sommozzatori volontari che collaborano con HS, vengono aggiunte a grandi quantità di rifiuti e scarti provenienti da altri settori quali l’acquacoltura, i vecchi tappeti, gli sfridi di tessuti e molti altri con un unico fattore comune: tutti fatti di poliammide 6.

Ad oggi Healthy Seas conta su 170 sub volontari, 620 pescatori e oltre 500 tonnellate di reti da pesca recuperate dai fondali marini dal 2013.

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