Una crescita lieve, ma significativa in un contesto economico che assolutamente non stimola la nascita di nuove imprese: quelle femminili sono infatti aumentate nel 2012 dell’1%, mentre il sistema impresa nella sua globalità è diminuito dello 0,3%. E’ quanto emerso dal convegno di venerdì scorso organizzato dal Comitato per la promozione dell'imprenditoria femminile della Camera di commercio di Prato e dedicato proprio all’imprenditoria femminile del territorio.
Le imprese “rosa” a Prato sono il 26% del totale, circa 7600, un dato importante soprattutto se confrontato con quello regionale e nazionale: in Toscana le imprese femminili sono il 24,9% del totale e il 24,3% a livello italiano. “Il comitato per l'imprenditoria femminile è ormai alla fine del suo mandato – ha commentato la presidente Patrizia Bartolini – e volevamo chiudere questo lavoro con un evento che ci desse la possibilità di raccontare l'impresa femminile e le sue peculiarità”.
A registrare l'incremento più importante è stato il settore di alloggio e ristorazione, con un +5%, in un settore dove le donne sono già il 30% degli imprenditori del settore. Anche se il 2012 è stato stazionario per i servizi alla persona, sono queste le attività in cui le donne sono più presenti, rappresentando quasi il 50% degli imprenditori attivi. Forte anche la presenza nel settore delle confezioni, dove le imprese femminili sono il 42%, un dato influenzato dalla presenza di tante donne cinesi che sono titolari di impresa.
Le donne impegnate in azienda a Prato non solo sono di più rispetto alla media Toscana, ma sono anche più giovani: il 51,7% ha tra i 30 e i 49 anni, contro un dato toscano nella stessa fascia d'età del 47,9%. Sono le micro imprese quelle nelle quali le donne sono più presenti: il 70% ha una micro impresa, il 26% una piccola impresa.
“A livello nazionale –conclude Bartolini – è stato firmato un protocollo di intesa tra Unioncamere e Ministero per la promozione dell'imprenditoria femminile. Credo che anche per il nostro territorio questa sia una priorità importate”.
4/3/2013
