Nel secondo trimestre 2020 l’industria lombarda ha avuto un calo di produzione del 20,7% rispetto allo stesso periodo del 2019, nonostante le progressive riaperture di maggio e giugno, mentre il fatturato è sceso del 19,6% e gli ordini del 22,2% in Italia e del 19,8% all’estero.
Il crollo della produzione industriale ha riguardato indistintamente le imprese di tutte le dimensioni e tutti i settori. Per ora il livello occupazionale ha tenuto (-0,3%) ma soltanto per il blocco dei licenziamenti adottato dal governo che moltiplica il ricorso alla Cassa Integrazione.
“La cassa integrazione, che ha interessato il 71% delle aziende –dice il presidente di Confindustria Lombardia Marco Bonometti – non è la soluzione del problema. Bisogna investire su progetti che possano generare lavoro e occupazione, ma su questo versante non si vede ancora una precisa assunzione di responsabilità da parte governativa. Le diagnosi ci sono, probabilmente ce ne sono fin troppe. Bisognerebbe cominciare a parlare con i fatti. Confindustria Lombardia è pronta a dare il suo positivo contributo a tutti i tavoli che si volessero aprire per lavorare per una ripresa vera, così come Confindustria nazionale, che lo ha ripetutamente proposto. Settori strategici, come l’automotive, la sanità, la chimica, il tessile richiedono immediata attenzione, e il tempo non è una variabile indipendente”.