Dopo quasi 75 anni di storia per la Marini Industrie è arrivato il momento di traslocare da un capo all’altro del distretto pratese. L’azienda cambia quindi “casa”, passando dal Soccorso, ormai parte del centro cittadino, a Montemurlo, che in quest’ultimo decennio ha accolto molte aziende pratesi.
La nuova sede, a Oste in uno stabilimento di circa 8 mila metri quadrati rispetto ai circa 5.000 precedenti, è stata costruita da zero su un terreno libero, con il progetto di Anna Tofani e Bruno Ferranti. Nei 500 metri quadrati di archivio storico saranno raccolti i tessuti creati dal 1945 a oggi dalla Marini Industrie e una piccola biblioteca della moda raccoglierà cataloghi, riviste, libri e pubblicazioni: “Ci proponiamo di diventare un punto di riferimento per i clienti che intenderanno fare ricerca in archivio – dicono Riccardo e Roberto Marini – per far ritornare il distretto pratese al centro del lavoro degli stilisti. Particolare attenzione sarà posta anche ai giovani e alle nuove collaborazioni: rafforzeremo l’impegno con gli istituti scolastici di Prato e provincia in modo da poter diventare un luogo di opportunità e di conoscenza per i più giovani che si affacciano al mondo del tessile”
“La fabbrica è moderna ma attinente alla storia e alle caratteristiche del distretto – ha detto un Riccardo Marini più emozionato di quando è salito sul palco di Première Vision per ritirare il PV Award, esposto in bella vista nello showroom – ed è il segnale di una volontà di restare competitivi sul mercato, di dare anche ai nostri dipendenti un ambiente più accogliente in cui si lavora ancora meglio e di proseguire nella strada del risparmio energetico e del tessile sostenibile”.
Ed in effetti l’immobile è dotato di un impianto fotovoltaico che assicura il fabbisogno totale all’azienda, fuori dalla quale fanno anche bella mostra due colonnine per la ricarica delle auto elettriche; a completare l’immagine green un giardino pensile e una cascata che, con il rumore dello scroscio dell’acqua, crea una sorta di isola di relax nel cuore del polo industriale di Montemurlo.
Orgoglioso anche il sindaco di Montemurlo Mauro Lorenzini che, a chiusura ormai della sua esperienza da primo cittadino, ha fatto un lusinghiero bilancio: nel 2009 c’erano 300.000 metri quadrati di stanzoni e magazzini vuoti, adesso siamo saturi e non abbiamo più spazi liberi”.
Tra le novità in casa Marini anche una stanza adibita al co-working, con quattro postazioni e una sala riunioni a disposizione gratuita di liberi professionisti under 40. Al posto dell’affitto sarà infatti stipulata una collaborazione a progetto con l’azienda La call sarà lanciata dopo l’estate e si rivolgerà a designer, professionisti del web, grafici, ma anche architetti. Sempre in estate sarà lanciato #MariniWeArt, un concorso rivolto a giovani artisti con l’intento di destinare ogni anno un’opera d’arte a un angolo dell’azienda.