La Toscana scala posizioni nella classifica nazionale delle imprese a partecipazione estera. Lo dice il reporto di Ice-Reprint, secondo il quale dal sesto posto del 2015 la regione è passata al secondo. Da 608 a 615 imprese multinazionali, con la Lombardia di gran lunga superiore al resto d’Italia.
Ed ovviamente fa la parte del leone la moda, accompagnata soprattutto dall’alimentare. A fine 2017 le multinazionali in Toscana erano appunto 615, cifra che riguarda comunque le società a partecipazione estera, che per una multinazionale possono essere anche più di una. Limitandosi ai singoli investitori si scende a 460.
Dal 2010 a fine 2015, in cinque anni, le multinazionale che hanno una base in Toscana sono dunque cresciute del 13 per cento, un dato leggermente superiore a quello nazionale (+12%). I numeri che riguardano i nuovi investimenti di stranieri in aree che prima non erano utilizzate, fotografati da FDI Markets e Financial Times, sono ancora più positivi. Tra il 2010 e il 2017 sono cresciuti del 7 per cento: un risultato che pone la Toscana al terzo posto in Italia dopo Lombardia e Lazio. Ma limitandosi al solo settore manifatturiero, la Toscana è seconda, dopo la Lombardia, con il 20 per cento dei progetti di tutta Italia.