Macrolotto Prato

L'esperto – Come sta il distretto di Prato

Con questo numero inizia una nuova rubrica de La Spola, una sorta di focus sullo stato di salute di distretti e aziende alla luce di vecchie e nuove operazioni, della presentazione dei bilanci, di investimenti o fusioni.

I testi sono di Francesco Bianchi, Analista Credito Senior di una società che opera nell’assicurazione dei crediti e nella gestione del rischio. Il primo focus  è sul distretto di Prato a bilanci 2017 praticamente quasi chiusi per tutti.

Ancora non sono scaduti i tempi di approvazione dei bilanci di esercizio terminati il trentuno dicembre ma qualche aspettativa possiamo già averla, facendo seguito alle operazioni straordinarie avvenute nel corso dell’intero anno 2017.
Una certa rottura con il passato è atteso dal bilancio della Pontetorto Spa, primo anno integrale dopo l’inserimento nel gruppo del Sol Levante Daidoh. Sarà interessante valutare l’impatto del nuovo gruppo sui conti dello storico lanificio della famiglia Banci, eventuale integrazione finanziaria ed economica anche alla luce di un andamento non proprio brillante del gruppo. Gli analisti ritengono che sarà completamente da rivalutare il livello di rischio, finora molto basso, associato alla Pontetorto e sarà proprio in relazione al livello di integrazione al gruppo.

Molte analisi dei bilanci del tessile 2017 avranno un focus sulle rimanenze, essenziali per evadere gli ordini in tempi stretti ma in grado di appesantire gli equilibri di bilancio e la tesoreria. Tra gli indici di rotazione maggiore, registrati nei bilanci 2016, evidenziamo Lanificio Comatex. Una rotazione del magazzino a trecento giorni implica importanti capitali fermi (semi immobilizzati), costi di deposito ed alto rischio di svalutazione. Sarà interessante vedere gli scostamenti delle rimanenze dei prossimi bilanci, nell’ottica sempre più stringente di risparmio costi ed elevata competitività.

Mentre nel 2016 uno dei maggiori alert di rischio degli analisti era rappresentato dalla svalutazione delle azioni della Banca Popolare di Vicenza, quest’anno attendiamo la presenza di svalutazione crediti. L’ultimo importante default della piazza (New Mill Spa) era particolarmente inserito nel distretto ed avrà un effetto diffuso tra i numerosi fornitori. Anche in questo caso, come era avvenuto con le azioni Popolare di Vicenza, vedremo chi ha utilizzato il principio di maggior cautela e prudenza ed ha proceduto ad una pesante svalutazione dei crediti.

Il 2017 ha registrato inoltre una serie di operazioni straordinarie che avranno ripercussioni nei bilanci d’esercizio: scissioni immobiliari, affitti di ramo d’aziende in default, scissioni di attività, riorganizzazioni di gruppi. La Mapel ad esempio, dopo anni di tranquillo trend, avrà un certo impatto derivante dall’affitto del ramo d’azienda del Lanificio Stelloni Andrea.

In tema di scissioni immobiliari, nel corso del 2017, abbiamo assistito ad un importante numero di conferimenti del patrimonio. Questo tipo di operazioni modificherà, su molte realtà del distretto, gli asset e gli equilibri di bilancio. Tanti i soggetti che hanno concluso uno spin off immobiliare nel corso del 2017 (Albini & Pitigliani, Manteco, T&T Tecnosistemi) con l’ottica di predisporre un bilancio in linea con la struttura dei bilanci dei concorrenti europei. Uno stato patrimoniale con minor impatto degli immobili risulta sicuramente più leggero e dinamico (meno immobilizzazioni ma anche meno indebitamento finanziario e meno ammortamenti sul lato economico) ed ha maggiore “appeal” in caso di acquisizioni o aggregazioni.

In conclusione il distretto di Prato risulta molto più vivo di quanto si creda. Tra operazioni straordinarie, aggregazioni, acquisizioni e spin off immobiliari ci saranno molte nuove valutazioni da fare e già il 2018 si presenta altrettanto dinamico.

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