L’Interporto della Toscana Centrale si schiera a fianco del Museo del Tessuto di Prato aderendo al progetto ‘Textile Lovers’. Il polo logistico di Gonfienti, su impulso del presidente Francesco Querci, supporta così concretamente le attività del polo culturale di via Puccetti.
Del progetto fanno parte oltre 35 aziende del territorio, che aiutano il Museo del Tessuto per attività culturali, esposizioni permanenti e temporanee, preservamento degli archivi storici consultabili. Il sostegno dato dall’Interporto di Prato servirà anche a favorire la formazione diretta sulla storia del tessuto, sulla moda moderna e contemporanea, sull’organizzazione e gestione degli archivi d’azienda.
Grazie all’Art Bonus Toscana (il plafond ancora disponibile è di 469.000 euro), che si affianca a quello nazionale, per le aziende aderenti a ‘Textile Lovers’ sarà possibile detrarre anche il 40% dall’Irap.
“Quello del Museo del Tessuto è una sorta di piccolo azionariato diffuso – spiega Querci (a sinistra nella foto, con Guarini) – e l’Interporto, oltre ad occuparsi di logistica e intermodalità, ha anche un occhio di riguardo per le relazioni territoriali. Riteniamo importante che un museo venga sentito dal territorio come un luogo dove sviluppare collaborazioni. L’idea è quella di rinnovare di anno in anno il rapporto di collaborazione col museo”.
“Ci auguriamo – aggiunge il direttore del Museo del Tessuto, Filippo Guarini – che la collaborazione possa diventare strutturale e che si possa allargare negli anni anche ad altre aziende del territorio. Per ora fra i sostenitori abbiamo imprese tessili, di comunicazione, una struttura alberghiera, e varie altre realtà, tutte accomunate dalla visione del Museo del Tessuto come un luogo identitario di Prato”.