Tra Medellin e Barcellona ci sono, in linea d’aria, 8350 chilometri eppure grazie alla presenza delle aziende italiane del meccanotessile a Colombiatex la distanza non sembra così grande. “Conviene venire fin qua o fare altre fiere in giro per il mondo se tra cinque mesi tutto il meccanotessile mondiale si ritroverà in Catalogna?” è la domanda fatta tra i desk allestiti da Acimit e Ice nel padiglione giallo.
E la risposta è sempre la stessa: “sì”. Perché comunque i mercati vanno presidiati, coccolati, seguiti e, magari, sviluppati.
E’ di questo parere Michele Gasbarra di Biancalani, “conviene sempre e comunque, a prescindere da Itma”, ed anche Mattia Menorello, responsabile del mercato dell’America Latina di Itema (nella foto a lato): “Con una fiera organizzata come Colombiatex – spiega – merita esserci. Incontriamo i clienti colombiani ma anche ecuadoregni e peruviani ed anche qualcuno da altri Paesi. Abbiamo aperti altri progetti che prescindono da Itma e quindi li portiamo avanti con la nostra presenza, poi magari a fine aprile ci concentreremo su Barcellona. Questo mercato per noi incide in modo limitato, diciamo intorno al 5% inserendo anche il Brasile, che fa storia a sé ma che ancora non è ripartito”.
Presenza fissa a Colombiatex anche per Fadis e l’ex presidente di Acimit Raffaella Carabelli: “Bisogna ingegnarsi fino all’ultimo momento utile – dice sorridendo – e consideriamo Colombiatex una fiera di preparazione a Itma, anche solo per ricordare a tutto il settore che a giugno ci sarà questo appuntamento importantissimo. Questa è una fiera di servizio, dove incontriamo i clienti ed anche le aziende che hanno già le nostre macchine. Veniamo da un 2018 non positivo come altri anni ma qui in Colombia vediamo una ripresa di interesse per i macchinari nuovi, il clima politico dopo le elezioni in Colombia ha giocato a favore portando ottimismo, mentre nel resto del mondo c’è tanta cautela, dovuta ai rapporti commerciali conflittuali tra Stati Uniti e Cina, con anche i grandi gruppi che fanno ordini con tempistiche diverse da quelle abituali. Speriamo che Itma sia il giro di boa per tornare a viaggiare col vento in poppa”.