La sostenibilità italiana alla conquista del Sudamerica

Tra le aziende italiane presenti a Colombiatex de las Americas Officina +39 ha una storia curiosa da raccontare: lo stand sembra quello di un produttore di denim ma in realtà i pantaloni esposti solo solo il traguardo di un processo fatto di ricerca, innovazione e sostenibilità.

L’azienda biellese infatti produce materiale chimico per il tessile e già in almeno un’altra occasione è stata profeta “fuori patria” con il suo Recycrom, con il quale polverizza gli abiti in disuso, fibre tessili e scarti ricavando tintura per altri cicli produttivi. A Colombiatex il marchio più in vista è invece Trustainable, con il quale di vuol raccontare la sostenibilità effettiva, non quella da marketing: “Siamo alla quinta edizione di questa fiera – racconta il general manager Andrea Venier – e la novità di quest’anno è che abbiamo firmato una join venture con la colombiana Herma Color per essere ancora più forti sul mercato. La Colombia è la nazione sudamericana che più si avvicina all’Italia per il gusto nella moda ed è anche, Brasile a parte, quella che recepisce meglio il tema dell’ecologia e della sostenibilità quindi per noi è un mercato fondamentale, i prossimi obiettivi sono Ecuador e Perù, mentre per il Brasile occorrerà un po’ più di tempo”.

Ma la chimica tintoria arriverà anche a toccare l’arte e Venier ne parla in una città che con l’arte ha molta affinità: “Medellin ha molte forme d’arte – conclude l’imprenditore, che ha ricevuto la visita del console onorario a Medellin Roberto Rossetti, del direttore di Ice Colombia Riccardo Zucconi e di un rappresentante dell’ambasciata – ma noi italiano abbiamo un legame diretto e per questo porteremo le nostre tinture a servizio dell’arte, con Trashformation, un progetto che stiamo portando avanti con la Fondazione Pistoletto”.

Nella foto: a sinistra il console Rossetti, il direttore Zucconi e, a destra, Venier

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