Acimi

Meccanotessile, nessuna nuova, buona nuova?

In un momento di mare agitato un po’ di stabilità può essere vista come un dato positivo o, almeno di speranza: per questo i dati di Acimit sul quarto trimestre 2023 inducono a guardare il settore senza allarmismi.

L’indice degli ordini di macchine tessili è infatti stazionario rispetto allo stesso periodo del 2022, grazie alla crescita sui mercati esteri a fronte di una flessione sul mercato interno. La diminuzione in Italia è stata del 18%, mentre fuori dai confini c’è stato un aumento del 4%. Nel quarto trimestre il carnet ordini ha raggiunto i 3,7 mesi di produzione assicurata.

Il 2023 nel suo complesso va invece in archivio con un calo del 25% rispetto alla media del 2022: -24% in Italia e -25% all’estero. Ancora nessun o quasi effetto Itma: “L’indice degli ordini – dice il neo presidente di Acimit Marco Salvadè (nella foto) – conferma una certa debolezza, soprattutto sul mercato interno. Sono convinto che molte aziende attendano certezze in merito agli incentivi 5.0 previsti per sostenere la digitalizzazione e la transizione ecologica delle imprese. La pubblicazione dei decreti operativi relativi a Transizione 5.0 spingerà molte aziende ad investire in nuove tecnologie”.

Poi un’analisi del presidente sui mercati esteri: “Il contesto geopolitico è fonte di preoccupazione. Per i primi nove mesi del 2023 i dati delle vendite italiane sui principali mercati, Cina Turchia, india e Stati Uniti, confermano un calo diffuso. Ma nell’ultimo trimestre si sono manifestati alcuni segnali positivi e per il 2024 ci attendiamo un consolidamento di questa inversione di tendenza”.

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