Il tessile italiano fa di nuovo rotta verso la Cina: a marzo una cinquantina di aziende prenderà la strada di Shanghai per partecipare a Intertextile Shanghai Apparel Fabrics – Spring Edition.
Una ventina di queste faranno squadra in un padiglione collettivo nel quale presentare le proprie collezioni ad un mercato in ripartenza dopo l’enorme danno causato dalla pandemia in termini economici, di visibilità e di apertura al mondo.
Le circa 50 aziende che partiranno dall’Italia presenteranno tessuti per l’abbigliamento e tecnici, oltre ad accessori per il fashion. Da mercoledì 6 a venerdì 8 marzo presenti nel padiglione italiano Besani, Biella Manifatture Tessili (Div. Guabello), Bottonificio Lariano, Canclini Tessile, Drago, E. Thomas, Fasac, Lanificio F.lli Bacci, Lanificio Luigi Colombo, Lanificio Subalpino, Marzotto Wool Manufacturing, Estethia G.B. Conte Division, Olmetex, Ratti, Successori Reda, Texta, Project, Trabaldo Togna, Vitale Barberis Canonico e Tessitura Marco Pastorelli.
Undici i brand che parteciperanno individualmente e 15 i marchi rappresentati dai rispettivi distributori locali.
“In questo panorama economico globale in continua evoluzione, il ruolo dell’Italia nel segmento tessile moda primeggia in modo costante e la Cina rappresenta uno dei principali mercati di sbocco dell’export italiano per il settore. Pertanto ci siamo dedicati alla realizzazione di un progetto ad hoc per le nostre aziende che continuano a manifestare un grande interesse per le ottime opportunità offerte da questo mercato” dice Donald Wich, amministratore delegato di Messe Frankfurt Italia.
Saranno oltre 3.000 in totale gli espositori nazionali e internazionali presenti a Shanghai, distribuiti su sette padiglioni e 190.000 metri quadrati di superficie: a favorire l’arrivo di aziende e visitatori anche l’esenzione dal visto d’ingresso per i viaggiatori d’affari provenienti da Italia, Francia, Germania, Paesi Bassi, Spagna e Malesia.
Intertextile si terrà in concomitanza con Yarn Expo Spring, CHIC e PH Value.