Munich Fabric Start, The Source, Bluezone e Keyhouse hanno chiuso l’edizione di inizio 2025 con 625 espositori e circa 1.200 collezioni per la primavera-estate 26.
In Germania la situazione del mercato resta complicata ma in fiera non è mancata la qualità dei visitatori, sia decision maker che esperti del settore.
“Sono stati due giorni di fiera ricchi di azione e traiamo una conclusione cautamente positiva. Abbiamo ricevuto un buon feedback sia dai visitatori che dagli espositori. Ci stiamo concentrando sui temi giusti e, con i nostri vari concetti di show-in-show, stiamo riunendo gli attori principali per sviluppare nuove strategie di mercato e portare avanti i temi dell’innovazione” dice Sebastian Klinder, direttore generale di MFS.
Apprezzato Florescence, il tema dei saloni diviso in cinque temi di tendenza: Betterverse, Unorthodox, Inventing Paradise, Fragile e Lasting.
“I clienti sanno esattamente cosa vogliono, a quale prezzo e per quale prodotto. Stanno conducendo ricerche altamente professionali. Nei due giorni hanno un programma serrato, che lascia poco tempo per guardare in giro” dice Oliver Schnitzler, CEO dell’agenzia Loomseven e rappresentante di aziende come Pontetorto, SMI e Tessilgodi.
Michael Berner, CEO dell’agenzia Berner and Sohn & Fabric House, con collezioni come Lanificio Fratelli Balli e Pontoglio, dice: “Lino e maglie sono richieste per l’estate 2026, ma solo se sono speciali. Più incertezza invece sulle stampe. Il mercato è molto teso ed estremamente sensibile ai prezzi”.
“Tutte le fibre naturali come il cotone-lino e la viscosa funzionano molto bene. Per il mercato tedesco, con elasticità, perché i pantaloni sono ancora stretti. In questo caso si tratta di misti cotone-lino-nylon. Nuovi e innovativi sono i laminati lucidi o le stampe lurex su lino. Abbiamo avuto due giornate di successo con clienti importanti” racconta Simone Bellucci, CEO di Bellucci.
“Abbiamo lanciato il nuovo progetto ‘Manifattura Italia – where else’. La Germania rimane molto sensibile ai prezzi e i clienti sono cauti quando si tratta di provare qualcosa di nuovo” conclude Luca Belugani, titolare di Bureau 31 per Manifattura Italia (nella foto lo stand)