Soddisfazione in casa Confindustria Toscana Nord per la cancellazione del “de minimis” per il credito di imposta per energia e gas, col ritorno alle origini.
Confindustria Toscana Nord aveva denunciato nei giorni scorsi il problema che si profilava, evidenziando come il beneficio introdotto dal Decreto aiuti a favore di tutte le imprese sarebbe stato svuotato di significato con l’improvvisa e non prevista introduzione del “de minimis” all’atto della conversione in legge del decreto.
Il vicepresidente di Confindustria Toscana Nord Tiziano Pieretti aveva parlato di “una tegola che rischia di vanificare la portata del provvedimento” e quindi di una potenziale “beffa terribile”. Il credito di imposta sarebbe rientrato nel massimale di 200.000 euro, sommatoria di tutti gli aiuti di stato europei concessi alle imprese negli ultimi tre anni: data l’entità del potenziale credito, per moltissime aziende non ci sarebbe stata capienza.
CTN ha scritto a tutti i parlamentari espressi dall’area Lucca-Pistoia-Prato per segnalare il problema e chiedere di ripristinare il testo originario. Una mobilitazione che ha dato i frutti sperati: “Il testo all’esame della Camera – dichiara Tiziano Pieretti – non riporta più l’assoggettamento al ‘de minimis’ per la fruizione dei crediti di imposta per i rincari energetici. Nel passaggio al Senato non si prevedono modifiche, per cui dovremmo essere giunti all’obiettivo”.
Il credito di imposta in compensazione è consistente: dal 10% al 25% della spesa sostenuta, in termini diversificati a seconda di entità e tipologia di consumi. Non essendo limitato alle sole energivore e gasivore ma esteso a tutte le aziende, la platea potenziale è molto ampia.
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