I numeri di sei anni di Carpi Fashion System

Sono tutti d’eccellenza i numeri che riassumono i primi sei anni di attività di Carpi Fashion System, che dal 2012 ha mosso fondi per milioni di euro: 1850 le aziende coinvolte nei 200 eventi realizzati, 1300 gli utenti dei corsi di formazione e seminari per 13.200 ore di formazione, per un investimento di 8.948.000 euro.

Il progetto di valorizzazione delle aziende del distretto Moda nato nel 2012 e promosso dalle associazioni imprenditoriali del territorio, CNA, LAPAM-Confartigianato, CONFINDUSTRIA EMILIA e dal Comune di Carpi, con il contributo di Fondazione CR Carpi, ha avuto come partner anche la Fondazione Democenter-Sipe, Formodena e Promec, mentre sono stati coinvolti, tra gli altri, la Regione Emilia Romagna, la Camera di Commercio di Modena, le Camere di Commercio italiane all’estero, società di supporto all’internazionalizzazione e ICE Agenzia.

Degli 8.948.000 euro totali, sono 1.950.000 quelli erogati dalla Fondazione CR Carpi, mentre 2.548.000 quelli stanziati da Regione, Comune e altri partner. Le imprese hanno invece partecipato per ben 4.450.000 euro – comprensivi di investimenti diretti per la partecipazione alle fiere, servizi di interpretariato e hostess, logistica, trasporto prodotti, materiale promozionale specifico, servizi per ricerche di mercato.

All’internazionalizzazione sono andati 6.078.000 euro (con la partecipazione alle fiere internazionali che ha inciso per l’80%, seguita da Moda Makers con l’8%), a quello della formazione tecnico-professionale 1.687.320, all’innovazione 974.000 euro e a promozione e comunicazione 209.000 euro. Le imprese coinvolte negli eventi internazionali sono state 423 e le attività di internazionalizzazione hanno determinato un incremento del 15% sull’export delle PMI.

I 7 incoming di operatori esteri (nella foto uno di questi) hanno invece impegnato 193.000 euro, per 178 imprese partecipanti, il coinvolgimento di 65 operatori esteri, 912 incontri B2B e 173 visite aziendali di approfondimento. Per la formazione ci sono stati corsi e seminari con 532 partecipanti e 231 imprese coinvolte nelle attività di stage aziendale. Tra i seminari di approfondimento Tendenze moda, modalità di sviluppo business all’estero, Moda green, promozione dell’immagine aziendale, focus Russia, tra le mostre “Trame e colori – Intrecci tra arte e maglieria”, “White – Il bianco nella moda 1960 – 2010”, “Helmut Newton – A gun for hire, selectioin”, “Vestire l’Arte”. Sono stati attivati progetti come l’Osservatorio del Tessile/Abbigliamento, il Polo della Creatività, l’Archivio tessile Labirinto della Moda e il Torrione degli Spagnoli.

“Carpi Fashion System rappresenta un progetto importantissimo per l’economia del territorio – spiega il vicesindaco e assessore all’Economia del Comune di Carpi Simone Morelli – per molteplici motivi. Innanzitutto il modello, una sintesi di mix pubblico-privato in cui ogni euro stanziato dagli enti ha generato un investimento almeno doppio da parte delle imprese; poi perché ha consentito di far da volano alla filiera produttiva, dato che molte delle imprese partecipanti lavorano in conto terzi, e dunque nuovi contatti commerciali e occasioni di profitto si ripercuotono positivamente su tutta la filiera locale; ancora, perché ha contribuito a formare centinaia di addetti, e a far crescere una cultura d’impresa che finalmente inizia a comprendere come, per essere forti sui mercati internazionali, occorra essere coesi sul piano territoriale, almeno su alcuni fattori cardine; non ultimo, la promozione dell’immagine del Distretto del tessile di Carpi all’estero è positiva per tutto il territorio, rappresentando una sorta di city-branding indiretto, da cui si può trarre un vantaggio di sistema; il fatto poi di poter agire in singergia tra tutti gli attori, permette una programmazione strutturale di iniziative sul medio-lungo periodo fondamentale per le sfide di oggi e di domani. Di strada ne abbiamo fatta tanta, ne resta ancora tanta da fare, ma abbiamo le idee chiare sui nostri obiettivi, e questo rappresenta il primo passo per raggiungerli. Mi auguro dunque che tutti i soggetti interessati al progetto continuino a sostenerlo, e con sempre maggior determinazione.”

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