Gli stand di Première Vision

PV, partenza in salita. Ma neppure troppo

Non pieno come ai tempi belli, non così deserto come poteva lasciar presagire tutta la serie di sfortunati eventi esterni delle ultime settimane: Première Vision si è aperta in un clima sicuramente particolare ma, dopo le prime ore di affluenza bassa, l’atmosfera si è vivacizzata a partire dalla tarda mattinata.

E non sono mancate neppure le novità, mai così tante tra Milano Unica e Première Vision come in questo febbraio molto “movimentato”. Detto della date (vedere intervista al presidente Lasbordes) rimangono le altre fiere ed i contenuti.

Andando per ordine: PV Sport a Portland si farà. La concomitante (e ospitante) Materials Show è stata annullata per le difficoltà logistiche causate dal coronavirus ma PV ha deciso di correre da sola e gli stand sono già in allestimento per la fiera di domani e giovedì.

Poi la Cina: è stato deciso il ritorno del salone nel grande paese orientale. Non più Shanghai ma Shenzhen, non più settembre o ottobre ma novembre, dal 27 al 29: “E’ una data che si adatta alla Cina del sud – spiega Guglielmo Olearo – e ci inseriamo in un salone che esiste dal 2001, Fashion Source, che ha 1500 espositori e 50.000 visitatori per due volte all’anno”. Il modello sarà simile a quello del salone parigino, con la divisione per tipologia di prodotto.

Infine i numeri, quelli del Marketplace in particolare: 1043 gli shop aziendali presenti, più di 15.000 i prodotti presenti online e più di 50.000 le pagine visitate ogni mese. Cifre che soddisfano gli organizzatori, che proseguono comunque la ricerca di nuove proposte e adesioni.

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