E’ già iniziato il lungo calendario di appuntamenti che accompagnano Riccione verso la fase finale di Riccione Moda Italia –RMI – Ricerca Moda Innovazione, l’evento curato da CNA Federmoda che vedrà svolgersi la 25′ edizione dal 20 al 26 luglio.
Il via già con la Notte Rosa dello scorso weekend, mentre mercoledì 15 si terrà lo scouting per modelle, con photoshooting in viale Dante. Dal 10 al 17 luglio i giovani creativi potranno partecipare al ‘Dress Code Contest’ realizzato in collaborazione con Fiat Motorvillage Italia; in tantissimi hanno inviato le loro proposte per personalizzare la livrea della nuova Fiat 500.
A seguire dal 17 al 26 luglio, in collaborazione con Riccione Family Hotel e Costa Hotel, sarà avviata la I^ edizione dei Fashion Hotel: una ‘road map della moda’ che coinvolgerà trenta strutture alberghiere della città, dalle 4 stelle superior alle 2 stelle, in cui saranno esposti capi e accessori realizzati da altrettanti finalisti del 25° Concorso Nazionale Professione Moda Giovani Stilisti. In contemporanea dal 17 al 19 luglio i negozi del centro di Riccione diverranno vetrina espositiva dei più acclamati talenti del design italiano ed europeo con l’esposizione di oggetti d’arredo e accessori moda reinterpretati in materiali come marmo e acciaio.
Poi la ribalta sarà tutta per il Concorso Nazionale Professione Moda Giovani Stilisti: tre le sfilate previste, su una passerella che collegherà piazzale Ceccarini a viale Dante. La prima è il 5′ Acte Fashion Contest Award (24 luglio ore 21.30) che si divide in 2 sezioni una per i giovani delle scuole ed una per i brand che hanno meno di 5 anni di attività. La seconda è la Fashion from the world (24 luglio ore 21.30) con la presenza di creativi provenienti da tutto il mondo. Non solo Europa, ma talenti da tutto il mondo Mozambico, Mongolia, Tunisia, Brasile e sono in corso contatti per portare talenti anche dalla Cina e dal GCC Gulf Cooperation Council (Dubai – Arabia).
Infine il 25 luglio la sfilata conclusiva con i 30 finalisti con la premiazione del vincitore finale nazionale del concorso.
“L’integrazione scuola / impresa – dichiara Roberto Corbelli, Presidente Cna Federmoda Rimini e Direttore creativo RMI – è essenziale in quanto, se da un lato permette di dotare gli studenti di competenze professionali rispondenti all’attualità produttiva e a quanto il mercato richiede, dall’altro innesta nelle imprese il nuovo che viene avanti in termini di idee ed energie, di rappresentazione e di evoluzione della società per cui oggi è quanto mai essenziale investire in questo ambito anche a fronte di in un mercato del lavoro che esclude i giovani in modo sempre più pesante”.
“La nostra manifestazione– afferma Antonio Franceschini, Responsabile Nazionale Cna Federmoda e Direttore Generale di Riccione Moda Italia – rappresenta un utile strumento per far emergere nuove proposte e promettenti promesse per il sistema moda. L’iniziativa coinvolge numerosi studenti di circa 500 istituti pubblici e privati dei settori moda, arte, stilismo e design. L’obiettivo è quello di valorizzare questo grande potenziale umano, contribuendo a trasformare giovani di talento in professionisti capaci di interpretare le esigenze e anche le aspettative del mercato. Abbiamo bisogno di nuove impronte per il Made in Italy, di nuove energie, sollecitazioni e interpretazioni originali. Alle nostre imprese, che da sempre operano in ambito internazionale, vengono richieste grande duttilità, flessibilità e capacità innovativa. E’ di prioritario interesse, oggi più che mai, la costituzione di un sistema formativo che integri fortemente l’insegnamento e l’apprendimento all’impresa, all’evoluzione dei profili professionali, alla ricerca e all’innovazione, senza per altro trascurare le abilità della manifattura, l’arte del saper fare manuale. CNA Federmoda attraverso RMI, ma non solo, allacciando anche rapporti con analoghe realtà internazionali e definendo accordi con primarie realtà del mondo della formazione e dell’istruzione, fa la sua parte portando all’attenzione delle imprese ciò che fermenta e si manifesta come nuovo nelle proposte di una generazione che avanza.
Nella qualità dell’approccio, in nuovi indirizzi e nuovi orientamenti, dove si intrecciano e si mescolano cultura costume etica estetica ed ecologia. Ma anche nella modalità di manifattura, di taglio e modellatura, in quel saper fare artigiano che ha fatto grande e unico il nostro stile”.