Tintoria Superlativa

Superlativa, ma non per l'etica. Il caso della tintoria recidiva

Errare è umano, perseverare è diabolico. Il proverbio arriva dal latino e probabilmente non fa parte della cultura cinese, o almeno di quella dei titolari della tintoria Superlativa di Prato che, a distanza di due anni dal ritrovamento nei capannoni di 21 lavoratori a nero, si sono fatti trovare con altri 15 dipendenti non regolarizzati.

Cittadini cinesi clandestini che riappaiono e che riportano agli ‘onori’ delle cronache un’azienda che è stata anche toccata da una vicenda in cui si incrociavano movimenti societari e ingenti bollette del gas – si parlava di un milione di euro – non pagate da parte, formalmente, di un’altra tintoria cinese.

Confindustria Toscana Nord ha fatto una nota in cui si spiega come “il sarcasmo amaro che gira negli ambienti del tessile pratese – “Superlativa ma anche recidiva” – è del tutto giustificato: colpisce vedere come l’illegalità si ripresenti e riproduca se stessa in spregio ad accertamenti e sanzioni. In questa vicenda ci sono però anche elementi positivi. In primo luogo l’attività dell’azienda è sospesa, un provvedimento che elimina dal mondo produttivo pratese, almeno per ora, un operatore che con tutta evidenza contribuiva a perturbare il mercato con un dumping alimentato dall’illegalità. Ma, al di là del risultato, Confindustria Toscana Nord apprezza particolarmente che il controllo interforze sia stato effettuato con le modalità più efficaci caldeggiate dalla stessa associazione: effettuando cioè l’operazione in tarda serata, in un orario diverso da quello lavorativo tipico. Si ha motivo di ritenere, infatti, che gli orari notturni e festivi siano quelli in cui più facilmente si concentrano le irregolarità nella conduzione delle aziende illegali. Apprezzamento quindi per la Prefettura, le forze dell’ordine e gli organismi di controllo che hanno effettuato questa operazione; l’auspicio è che si continui per questa via. Ferma restando la necessità di informare, stimolare e incoraggiare le imprese – italiane o straniere indifferentemente – verso la legalità, i controlli e le sanzioni rimangono un deterrente fondamentale, da gestire nella maniera più efficace possibile come è avvenuto in questa occasione”.

Foto da tvprato.it

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