Piemonte nord-est

Tessile-abbigliamento, timidi sorrisi in attesa di tempi migliori

Sorrisi, ma senza esultanze. Positività, ma a macchia di leopardo. Ci sono luci e ombre nell’analisi congiunturale di Sistema Moda Italia nel settore del tessile-abbigliamento dopo il terzo trimestre 2017. E’ stata infatti riscontrata un’alta dispersione tra le performance  delle singole aziende prese a campione, sia in termini di vendite che di altre variabili.

L’ottovolante delle cifre tra valle e monte della filiera rimane comunque più in zona positiva che negativa anche se nel terzo trimestre c’è stata una crescita inferiore a quella gennaio-giugno: +0,4%, sintesi di un -1,0% del tessile e di un +1,2% dell’abbigliamento. Per quanto riguarda l’estero ci sono risultati molto differenziati, da rincondurre non solo alle diverse merceologie ma anche alla esposizione su differenti Paesi: ottimi i risultati delle tessiture laniere e delle aziende del tessile-casa.

Rimane il segno positivo nell’occupazione (da +1,1% nel primo trimestre e +0,9% nel secondo a +0,3% a settembre). +2,7% invece nella raccolta ordini (+2% il comparto, +3,1% l’Abbigliamento Moda) equamente divisi tra Italia e estero, anche se il mercato interno è migliore per la filatura laniera, la tessitura cotoniera e il tessile-casa. Per il futuro una grande maggioranza vede una sostanziale stabilità e il 18,6% prevede addirittura un miglioramento.

Scendendo nel dettaglio dell’export si nota come il tessile frena al +0,5%, mentre l’abbigliamento-moda guadagna il 3,4%, mentre per l’import il monte della filiera presenta una variazione del +3,5%e il valle non va oltre un +1,2%. In ambito tessile l’export di filati decresce del -1,6%, mentre quello di tessuti ha un calo dello 0,8%. Le vendite estere della biancheria casa e del tessile tecnico sono invece positive (4,5% e 3,0%). A valle la migliore è ancora una volta la maglieria (export al +7,5%) seguita dalla calzetteria.

Nell’import gli incrementi sono generalizzati, con l’unica eccezione dell’abbigliamento confezionato. Cresce l’import di filati (+4,7%), mentre quello di tessuti non va oltre il +0,9%; il tessile casa è al +1,4%. Le aree UE e quelle extra-UE sono positive entrambe (+1,7% e +3,3%). In Europa Germania e Francia rimangono prima e seconda destinazione del Tessile-Moda made in Italy, cresce l’export verso il Regno Unito (+3,8%) e verso la Spagna (+5,7%); fuori continente ancora primi gli Stati Uniti nonostante un calo dello 0,6%. Boom della Cina (+11,5%) e della Russia (+13,4%), frenata del Giappone (-1,4%) e risalita della Corea del Sud (+5,0%).

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