Tessitura Penelope, rischio mobilità per un terzo dei dipendenti

La notizia è solo di pochi giorni fa: la tessitura Penelope della famiglia Bini ha comunicato ai sindacati l’avvio della procedura di mobilità per 34 dei 112 dipendenti dell’azienda, che ha sede a Montemurlo.

Un annuncio che ha destato molta preoccupazione sul territorio tanto che il sindaco Mauro Lorenzini è intervenuto sulla questione, innanzitutto per esprimere la propria solidarietà ai lavoratori: “In questi momenti il primo pensiero va ai dipendenti dell’azienda che rischiano di perdere il posto, ai quali va la mia vicinanza. Il lavoro è un valore primario, che come amministrazione comunale abbiamo sempre difeso e promosso. Inoltre, la tessitura Penelope è una ditta storica del nostro territorio e la notizia delle difficoltà che sta affrontando – il calo di lavoro e la concorrenza dei mercati esteri- mi lascia ancor più rammaricato”.

In secondo luogo per darsi disponibile per un’eventuale mediazione. “So che ancora la partita non è persa e che nei prossimi giorni comincerà il confronto dei sindacati con l’azienda, dal quale auspico vivamente possa emergere una soluzione positiva nell’interesse della tutela dei posti di lavoro. In caso contrario, se la trattativa sindacale non dovesse avere l’esito sperato, sono già pronto a convocare le parti per trovare una mediazione che possa conciliare gli interessi aziendali con quelli dei lavoratori. Montemurlo in questi ultimi anni ha conosciuto un forte rilancio imprenditoriale ed occupazionale, che ha visto crescere sia la zona industriale che il settore del commercio. Per questo spero vivamente che a breve potremmo avere notizie rassicuranti anche dalla tessitura Penelope”.

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