Missione istituzionale e commerciale di costruttori italiani di macchine tessili in Thailandia con l’organizzazione di Ice-Agenzia e Acimit. Ci sono stati incontri con rappresentanti locali delle varie associazioni di categoria, dei centri formativi per il settore, oltre che visite ad aziende tessili e università a vocazione tessile del Paese.
“L’obiettivo è stato duplice – dice Alessandro Zucchi, presidente di Acimit– ovvero conoscere il livello tecnologico del tessile locale e le sue reali esigenze, e valutare possibili collaborazioni tra il meccanotessile italiano e le realtà che nel Paese operano in ambito formativo. In Thailandia il settore tessile è in profonda trasformazione. C’è una richiesta per macchine che possano ridurre, non solo i costi produttivi, ma anche l’impatto ambientale delle produzioni tessili”.
La domanda di macchinario da parte delle imprese tessili thailandese si sta indirizzando verso tecnologie capaci di ridurre i costi di produzione e aumentare la capacità produttiva. Il valore dell’export italiano verso questo mercato asiatico è stato di 8 milioni di euro nel 2018.
“L’esito è stato complessivamente positivo – conclude Zucchi – perchè abbiamo fatto conoscere agli operatori locali l’offerta tecnologica italiana e nel frattempo abbiamo posto le basi per un più proficua collaborazione con gli enti locali”. Particolarmente interessanti le visite al Thailand Textile Institute, ente governativo che si occupa di programmazione, sviluppo e assistenza del comparto tessile, e alla Faculty of Industrial Textiles and Fashion Design della Rajamangala University of Technology di Bangkok. Alla missione hanno partecipato Brazzoli, Ferraro, Laip, Ms Printing Solutions, Sicam, Stalam.