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Varese: calano i prestiti alle aziende, liquidità a rischio

Sono in calo i prestiti alle imprese industriali varesine e cresce la preoccupazione per la liquidità, in un momento di mercato assai complesso.

Lo stock del credito concesso al settore manifatturiero dal sistema bancario a settembre 2023 è stato pari a 3,4 miliardi di euro, in diminuzione del -10,9% rispetto allo stesso periodo del 2022: sono le cifre che emergono da una rilevazione del Centro Studi di Confindustria Varese che, a fronte dell’innalzamento dei tassi e dell’aumento del costo del denaro, sta portando avanti da alcuni mesi un’opera di monitoraggio dell’andamento del credito.

Un dato in linea con il risultato nazionale (-10,5%), ma più accentuato rispetto alla media lombarda (-9,3%).

Le sofferenze invece, sempre a settembre 2023, erano pari a 51 milioni di euro e riguardavano l’1,5% del totale dei prestiti erogati (+0,1% su giugno), lontanissimi dai livelli del 2020 (171 milioni) e in diminuzione sul settembre 2022 (62 milioni).

Le cause di questi andamenti sono da attribuire ad una minore domanda di credito da parte delle imprese, a seguito dell’aumento del livello generale dei tassi di interesse e ad una maggiore rigidità del settore bancario sui criteri di offerta dei prestiti. Gli ultimi dati di Banca d’Italia rilevano un trend di incremento del tasso dal 5,01% di agosto al 5,59% di novembre.

“Lo scenario – dice il presidente di Confindustria Varese, Roberto Grassi – non è da sottovalutare. Le difficoltà di accesso al credito si sommano a una serie di dinamiche, la maggior parte dettate da motivi di geopolitica, che conducono tutte ad una generale erosione delle marginalità delle imprese e, dunque, della loro redditività e della loro liquidità. Elemento di ulteriore preoccupazione è poi il fatto che il 2024 sarà l’anno in cui si concentreranno i rimborsi dei prestiti erogati durante l’emergenza Covid. Nel frattempo attendiamo ancora i dettagli di “Transizione 5.0”.

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