Brand che strizzano l’occhio ai giovani senza dimenticare una produzione responsabile. A Pitti Uomo edizione 104 hanno suscitato l’interesse dei visitatori Don The Fuller e Beverly Hills Polo Club.
Trent’anni di esperienza nella lavorazione del denim hanno certamente un peso e Don the Fuller, l’azienda abruzzese pioniere nella creazione e nella produzione di denim sartoriale, prosegue la sua strada fatta di innovazione ed ecosostenibilità. Per questa edizione di Pitti Uomo i riflettori sono puntati sulle decorazioni realizzate per la luxury capsule donna: una lavorazione laser che a seconda dell’intensità taglia o scolora. Nella stessa capsule ricorre l’immagine della palma realizzata come una serigrafia all’acqua assolutamente sostenibile.
La stagione passata è stata molto positiva e Don The Fuller conferma l’attenzione per i mercati stranieri: a settembre il marchio sarà presente a New York e i mercati di Germania e Austria sono già presidiati.
Dall’Abruzzo alla California con Beverly Hills Polo Club, il brand nato nel 1982, che fonde lo stile e la moda con l’eccellenza sportiva. Eccellenze dello sport anche i testimonial di Beverly Hills Polo Club: presenti a Pitti infatti Andrea Zenga e Filippo Magnini.
La collezione va incontro a clienti ricercano sempre più capi semplici, pratici e confortevoli, senza tuttavia rinunciare all’eleganza. Esattamente quello che cerca Andrea Zenga, presente in Fortezza martedì: “La collaborazione con Beverly Hills Polo Club è nata quest’anno – commenta Zenga – e mi riconosco nel Dna del marchio che coniuga lo stile al comfort e alla praticità. E’ una scoperta recente perchè solo da un paio di anni mi sono appassionato al complicatissimo gioco che è la moda! Spero comunque che questa collaborazione prosegua”.
Intanto la collezione per la stagione è caratterizzata da innovazioni e tecniche di stampa all’avanguardia, sperimentando l’embossed print, combinato con applicazioni pastisol gommato e opaco, il water print e il puffy print.
