Ribalta mediatica internazionale per Radici Group, che a Techtextil ha richiamato nel proprio stand i giornalisti presenti alla fiera tedesca per illustrare tutte le soluzioni che il colosso lombardo sta attuando per mitigare l’impatto sull’ambiente della propria produzione e per creare prodotti sempre più sostenibili.
A fare da “padrone di casa” è stato il vice presidente Maurizio Radici, che ha poi lasciato spazio e microfono al direttore del commerciale e del marketing di RadiciGroup Advanced Textile Solutions Marco De Silvestri e ad Enrico Buriani, CEO della Nonwovens Business Line di Radici. Ha chiuso il giro di interventi Aldo Tempesti, responsabile della Divisione Tessili Tecnici di Sistema Moda Italia e memoria storica di TexClubTec, che ha presentato una nuova “cornice” per il tessile tecnico italiano.
Automotive, arredamento, abbigliamento sportivo e tecnico i mercati di riferimento, ben visibili anche nei pannelli che caratterizzano lo stand a Techtextil, con la linea radipeople dedicata ai dispositivi di protezione individuale bene in evidenza. D’altronde, come ha raccontato Buriani, Radici è stata in grado di realizzare in soli dodici giorni, subito dopo l’inizio della pandemia che ha colpito in modo brutale Bergamo, i primi camici certificati, arrivando fino a farne un milione alla settimana.
“Il focus della presenza in fiera – ha detto De Silvestri – sono le applicazioni tecniche. Oltre alla gamma tradizionale, presentiamo la nostra offerta, ampliata negli anni con soluzioni che soddisfano i principi di sostenibilità e di economia circolare, consapevoli che questo approccio non deve rimanere teoria ma deve essere tradotto in pratica”.
Così è stato dato spazio a Renycle, il filato proveniente dal riciclo del nylon, a Repetable, il filato di poliestere ottenuto dal riciclo post-consumer delle bottiglie di plastica, a Respunsible, il tessuto non tessuto proveniente dal riciclo del polipropilene e a Biofeel, brand che identifica l’offerta di filati da fonte rinnovabile sia in nylon che in poliestere.
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