Mercato di fascia alta e altissima, uno smarcamento graduale dalle linee storiche firmate Colombo Industrie Tessili e tanta esclusività: questi i capisaldi di Progetto|62, la collezioni di tessuti firmata dal designer Arman Avetikyan e presentata a Milano Unica.
Una collezione che guarda avanti ma che è nata, anche e non solo durante il lockdown, guardando all’archivio storico di Colombo, presente in fiera con le tre linee aziendali (Colombo, ITS Artea e Mario Boselli Jersey). Sei i mood presentati dal nuovo brand: New Classic, Couture, Lingerie, Glam, Casual e Tecno.
Presente il collezione anche la linea Palindromo, che rappresenta un concetto di sostenibilità a 360°: materia prima certificata, tracciabilità di tutta la filiera produttiva, riuso degli scarti industriali, recupero dei materiali avanzati durante la produzione. Il suo simbolo è una serie di “pezzotti” realizzata con gli scarti di produzione come la falsa cimosa che ha visto la collaborazione di un gruppo di artigiani valtellinesi.
“Affrontiamo in modo diverso il tema della sostenibilità, della creatività e dell’innovazione – spiega l’AD Massimo Colombo (foto a sinistra) – perché abbiamo questo binomio con Avetikyan che arriva dal mondo del design per abbigliamento e quindi ci adattiamo a lui per un progetto che vuole uscire dagli schemi classici. Abbiamo investito in comunicazione e visibilità, ci possiamo avvalere della nostra produzione in verticale completa e l’intenzione è staccarci gradualmente dalla linee più classiche di Colombo portandoci però dietro l’esperienza”.
Un debutto coraggioso, considerando il coronavirus ed i mercati: “Italia, Francia e Stati Uniti – conclude Colombo – sono i nostri riferimenti e sicuramente la situazione non è facile. In attesa di una normalizzazione lavoriamo anche sul digitale, che è una buona vetrina, anche se il tessuto ha bisogno di un contatto diretto per essere apprezzato a pieno”.
“Porto il mio contributo di designer di abbigliamento che passa al prodotto – dice Arman Avetikyan (foto a destra) – in una sorta di percorso a ritroso. Con Colombo ci siamo incontrati a febbraio e abbiamo iniziato a lavorare, anche attingendo all’archivio storico per proporre due dei colori più usati negli anni, un blu e un grigio verdastro. Dal nostro lavoro è nata anche una sorta di mix tra le produzioni tipiche dei distretti tessili italiani, come Prato e Biella, mischiando lana, seta e viscosa”.
A distinguere Progetto|62 è anche la trascrizione del nome in segni dell’alfabeto Morse: una serie di linee corte e lunghe che accompagna graficamente ogni prodotto.