Una nuova direttrice artistica, un richiamo a Como anche nel logo ed un ulteriore passo nel cammino di rilancio: per Canepa l’ultima edizione di Milano Unica è stata l’ennesimo punto di svolta nel completamento di un mosaico che sta recuperando tutti i propri tasselli.
Nello stand domina un grande schermo sovrastato dal nome dell’azienda, alla quale è stato aggiunto, in basso la scritta “Como”: un restyling leggero nella forma ma incisivo nella sostanza, visto che il Lario è sempre più un brand riconosciuto nel mondo.
A un anno dalla chiusura del concordato l’azienda sta recuperando il terreno perso per le note vicissitudini e l’AD Virginia Filippi ha completato il lavoro di risistemazione dell’organico affidando la guida creativa alla nuova direttrice artistica, Alessandra Taiana, che giostra nello stand accompagnando i clienti più importanti alla scoperta della collezione.
Si passa da tessuti economicamente sostenibili e tecnologicamente all’avanguardia a quelli di lusso, agli evergreen, alle cravatte e a creazioni realizzate con le più moderne tecnologie di stampa seguite personalmente dalla direttrice.
Una collezione pensata in pochi mesi, la prima firmata da Taiana, che non si pone un traguardo: “Sappiamo che la strada da fare è tanta – dice la direttrice artistica – ma anche che abbiamo i mezzi per farla. Ho iniziato con un team ristretto che andremo ad ampliare ma trovando già apprezzamenti in azienda e fuori”.
Gli investimenti sulle nuove collezioni fanno parte del rilancio che la tessitura Canepa ha programmato con un piano quinquennale, iniziato nel 2021: “Ho trovato in azienda i macchinari necessari per sviluppare la collezione – continua Taiana – e posso contare anche su lavorazioni e finissaggi esterne, con figure professionali che conosco da tempo. Recuperiamo fette di quel mercato perso negli ultimi anni, quando contro Canepa ci sono state azioni negative e considerazioni che in parte durano ancora; clienti e fornitori recuperano la fiducia nell’azienda, che ha ora basi solide e una grande tradizione da difendere. Io porto il mio contributo di esperienza ed ho accettato l’incarico dopo appena due incontri con Virginia Filippi”.