Visti in fiera/ Ratti e la novità New Deal

Ratti sceglie un elegante caos per la prossima collezione autunno/inverno 2020/2021 che ha presentato in anteprima a Milano Unica: momenti alternati di pura creazione senza perdere l’effimero brio e la continua voglia di sperimentare, ispirandosi alle opere di Jackson Pollock. Il nuovo “urban caos” sperimenta nuove coloriture, per arrivare, attraverso tecniche nuove, ad una frammentazione del colore al fine di ottenere una soluzione cromatica dall’effetto melange.

Tutto questo secondo un modo etico di fare impresa. Sostenibilità, infatti, per Ratti non è soltanto ridurre le emissioni di CO2, il consumo di energia elettrica e metano o l’utilizzo di prodotti chimici, ma anche assicurare benessere ai dipendenti, creare valore per il territorio, supportare i giovani designer. Tutti risultati documentati nel Bilancio di sostenibilità del 2018 che registra più di 109 milioni di euro di fatturato nel 2018, un incremento delle vendite a doppia cifra sia sul mercato domestico che in quello europeo, un investimento del 12% dei ricavi in ricerca e sviluppo.

Tra le collezioni presentate anche Carnet che propone tessuti di alta gamma sia per donna che per uomo, dalla stampa al tinto in filo, dalla seta alla lana.

Infine la novità presentata a Milano, il marchio New Deal che presenta tessuti in lana stampata, utilizzando la leadership di Ratti nella stampa. “Lana biellese, finissaggio biellese, creatività comasca – spiega il project leader Alessandro Ivaldi – con un modalità di stampa che accorcia i tempi: 4 settimane per la produzione, secondo le nuove tempistiche del settore moda. Un team fatto di interessanti contaminazioni tra distretto tessili che portano a prodotti che hanno ottenuto a Milano un ottimo feedback, in attesa della risposta di Parigi”.

 

 

 

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