SIL e Interfilière, viva la stabilità

Considerata la situazione geopolitica internazionale non sono da buttare i numeri del Salon de la Lingerie e di Interfilière dopo le loro edizioni invernali. Visitatori in leggera salita, mercato abbastanza vivace ma stranieri ancora lontani, con i giapponesi preoccupati dal terrorismo e gli americani non ancora tornati ai livelli dei tempi migliori.

In mancanza di numeri ufficiali da parte degli organizzatori ci sono certezze solo sulla provenienza dei visitatori del Salon, con una lista guidata da Francia, Italia e Germania, con dietro Regno Unito, Spagna, Belgio, Svizzera, Stati Uniti, Paesi Bassi e Austria.

Tra i presenti al salone francese anche Ragno, che ha presentato il nuovo progetto di intimo in lana merino, dedicato sia all’uomo che alla donna, “Wonderwool – Only Pleasure Next To Skin”, che si inserisce nell’operazione iniziata nel 2015 con il lancio della campagna istituzionale “Solo lana sulla pelle” sviluppata in partnership con The Woolmark Company. L’azienda ha presentato alcune maglie, proposte in vari modelli e colori, realizzate in 100% lana merino extra fine e la nuova collezione Esclusive.

156 invece gli espositori di Interfilière, altro salone con le stesse provenienze  geografiche dei visitatori: “La defezione degli asiatici – spiega Laurence Nérée, commissario generale della manifestazione – era annunciata ed è legata agli attentati di novembre. Il salone si è svolto in assoluta serenità e sicurezza, ma quando si è molto lontani si immagina sempre il peggio”.

Qualificata la lista dei marchi ch sono andati a Porte de Versailles per la fiera: tra questi Céline, Erès, Galeries Lafayette, Hermès,Louis Vuitton, Calzedonia, Dolce & Gabbana, Emilio Pucci, Giorgio Armani, H&M, Marks & Spencer e Topshop.

Durante Interfilière è stato anche premiato il “Creatore dell’anno 2016”, premio che per questa edizione non è andato ad un’azienda italiana ma all’austriaca Willy Hermann.

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