Il lusso francese nasce in Toscana: è stata inaugurata il 17 ottobre a Radda in Chianti una manifattura della griffe Celine, uno dei tanti gioielli del gruppo del lusso LVMH.
Celine ha scelto il distretto toscano della pelletteria per creare una struttura costata oltre 20 milioni di euro e situata su un terreno di 9.000 m², 5.300 dei quali riservati alla produzione.
Operativa già dal mese di agosto, la struttura è stata inaugurata ufficialmente alla presenza di Toni Belloni, CEO di LVMH, del Presidente e CEO della divisione moda di LVMH Sidney Toledano, di Séverine Merle, CEO di Celine, e dei rappresentanti politici del comune di Radda e della Regione Toscana.
La ‘Manifattura’, come è stata battezzata dall’azienda, è stata progettata dall’architetto Fabio Barluzzi rispettando i più alti standard di sostenibilità: sono stati utilizzati materiali di costruzione riciclabili, la facciata, pensata per assicurare eccellenti performance energetiche, è composta da 27.224 mattonelle di vetro che sono in grado di garantire il miglior equilibrio tra luce naturale e calore generato. Il tetto è equipaggiato con 550 m² di pannelli solari e un sistema di recupero dell’acqua piovana. All’interno della struttura è stato installato un sistema illuminante a LED che si adatta alle diverse condizioni di luce durante l’arco della giornata.
Ma questo non è un colpo di fulmine tra Celine e la Toscana: la griffe francese ha già una manifattura non lontana, a Strada in Chianti, specializzata nelle fasi di prototipia, produzione e riparazione. Le due manifatture di Celine, che formano un polo tecnologico all’avanguardia, occupano un totale di 400 addetti. E si affiancano ai 30 siti produttivi presenti in Italia, che danno lavoro a circa 11.000 persone.
