Sanzioni NordCorea: è l’industria tessile a pagare di più

Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha approvato all’unanimità le nuove sanzioni contro Pyongyang e se alla fine non sono state approvate le “sanzioni più dure di sempre” che l’ambasciatrice Usa alle Nazioni Unite Nikki Haley aveva chiesto, ad essere più pesantemente toccata dalle decisioni Onu è stata proprio l’industria tessile nordcoreana, colpita da una sanzione approvata già prima del voto finale dai cinque membri permanenti.

In effetti l’industria tessile è un elemento importante dell’economia nordcoreana, visto che finora ha portato nelle casse del paese ben 752 milioni di dollari l’anno. Ma certamente ben poca cosa rispetto all’embargo petrolifero proposto dagli Usa e che non ha incontrato l’appoggio di Russia e Cina, membri permanenti e dunque con diritto di veto: embargo che è stato trasformato in sanzioni restrittive all’importazioni che provocheranno un taglio del 30% nel carburante a disposizione.

I prodotti tessili del Paese vengono messi del tutto al bando, paralizzando entrate per oltre 752 milioni l’anno, un quarto delle esportazioni di merci.

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