L’industria tessile tedesca ha chiuso il 2015 con un fatturato di 10,5 miliardi di euro, con una crescita del 3,4 rispetto all’anno precedente. Un risultato positivo fortemente influenzato dal comparto dei tessili tecnici che tradizionalmente trovano uso in tanti settori industriali (automotive, medicina, edilizia, energia, ambiente, aerospaziale) ma adesso anche nell’abbigliamento, nei tessuti per arredo e nella biancheria per la casa.
Nel 2015 il fatturato dei tessili tecnici è aumentato del 14,4% dopo un calo del 6,3% nel 2014. Sulla base dei dati statistici raggruppati per singole voci di riferimento si stima che la quota totale dei tessili tecnici costituisca il 50% del fatturato dell’intero comparto dell’industria tessile. Per quanto riguarda gli ordini il volume è cresciuto del 3,3%, con l’incremento dovuto ad un surplus dell’1,1% per gli ordini interni e del 5,4% per gli ordini pervenuti dall’estero, soprattutto dalla zona euro (+9,0%).
Fino al 2014 l’Italia è stato il primo fornitore della Germania di tessuti impregnati e spalmati ma nel 2015 è passata in seconda posizione, tra Svizzera e Cina. Sul lato dell’export la Polonia figura al primo posto, seguita dalla Cina e dagli Stati Uniti. L’Italia è quarta, mentre per quanto riguarda i tessuti speciali è al secondo posto dei fornitori dopo la Cina. Il primo destinatario delle esportazioni
tedesche di tessuti speciali è di nuovo la Polonia.