Appunti

Biella e Piemonte, congiuntura ancora in salita

Piemonte e Biella più o meno a braccetto nell’analisi dell’indagine congiunturale sul primo trimestre del  2025 che evidenzia un quadro incerto.

Il Centro Studi dell’Unione Industriali Torino ha fornito i risultati dell’intervista a un campione di quasi 1.300 aziende manifatturiere e dei servizi della regione e le indicazioni ricalcano quelle di fine anno, ovvero cautela, dubbi e ancora difficoltà.

A livello regionale tengono gli investimenti, che rientrano nei programmi di quasi i tre quarti degli intervistati, fra cui il 23,6% preannuncia l’acquisto di nuove attrezzature. Analogamente, l’indice di utilizzo di impianti e risorse si attesta al 77% del pieno regime, in linea con lo scorso trimestre.

Prevale ancora la prospettiva di riduzioni nella produzione (saldo ottimisti/pessimisti al -4,6%), negli ordini (-6%) e nella redditività (-8,2%), così come appaiono ridimensionate le attese sulle esportazioni (-9%). Più positive le aspettative sull’occupazione, con il 12,8% del campione che ne pronostica un aumento.

Sono le grandi imprese ad esprimere attese maggiormente positive rispetto alle altre: fra le realtà con meno di 50 dipendenti l’indice di fiducia sulla produzione è al -6,2%, mentre fra quelle con 50 o più addetti si attesta al -0,8%.

Aumentano le aziende che temono una crescita di costi energetici, materie prime e logistica, con tempi di pagamento che restano stabili e una diminuzione del numero di imprese con un carnet ordini di medio-lungo periodo, a favore di una visibilità inferiore ai tre mesi.

Sempre a livello regionale i più pessimisti sono i metalmeccanici ma il saldo è negativo anche nel tessile-abbigliamento (-11,6%). Le attese sulla produzione si presentano negative in particolare nelle province di Vercelli, Biella, Alessandria e Novara, con saldi rispettivamente pari al -28,9%, -9,9%, -8,4% e -6,6%.

A Biella, nello specifico, l’indagine realizzata dall’Unione Industriale Biellese rileva un lieve miglioramento delle aspettative sulla produzione e agli ordini, in stabilità rispetto al periodo precedente.

Per l’occupazione la percentuale è del – 1,3% (era 0% lo scorso trimestre), per la produzione totale -9,9% (era – 17,7%), per gli ordini -10,6% (era – 17,7%) e per la redditività -14,6% (era a -13,9%).

“Nonostante il perdurare della congiuntura negativa – dice il presidente della UIB Paolo Barberis Canonico – si scorgono i primi segnali di un arresto della tendenza con un lieve miglioramento delle previsioni. Il sentiment biellese resta più pessimista rispetto alla media regionale ma sta iniziando l’inversione del trend. E’ fondamentale supportare le imprese nell’accesso al credito e negli investimenti, a partire da Industria 5.0. L’auspicio è che nei prossimi mesi possano consolidarsi i segnali di una risalita e di una ripresa più significativa verso la fine dell’anno”.

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Matteo Grazzini
Matteo Grazzini