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Canclini, parola di presidente e imprenditore

Full immersion di 24 ore a Shanghai per il presidente di Milano Unica Simone Canclini, arrivato per tastare il polso al mercato cinese, per una prima impressione su Intertextile Fabrics Apparel e per seguire in prima persona gli affari all’interno dello stand della sua azienda, dove ferve il lavoro di agenti e commerciali dell’ufficio cinese.

Quella cinese è una ribalta sulla quale Canclini, intesa come azienda, si muove da sempre, dove ha un ufficio commerciale e del personale (quasi tutto al femminile, ndr) e quindi guai ad abbandonarla, “anche se è un po’ in calo” come ammette il presidente del salone italiano del tessile, che questa volta non è presente con il proprio padiglione.

Dobbiamo aspettarci Milano Unica China a settembre, come nel 2024?
Dipende dalle aziende. Se ci sarà un numero sufficiente di adesioni il nostro impegno sarà confermato.

Intanto vi godete il successo di Milano Unica dello scorso febbraio, in un momento delicato. E’ stato il salone dei record di espositori e buyer, si ritiene un portafortuna?
No, ci mancherebbe. Abbiamo capitalizzato il lavoro fatto negli anni precedenti, le aziende hanno capito che è la fiera degli espositori e delle aziende e hanno capito da che parte stare. Noi vogliamo avere la qualità, sia negli espositori che nei visitatori e così le aziende hanno scelto di puntare sulla propria fiera.

Il 2026 si aprirà con un anticipo a gennaio.
Sì, ma una scelta dovuta alle Olimpiadi, anche se qualcuno dice che si tratterebbe di un posizionamento perfetto nel calendario…

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Matteo Grazzini
Matteo Grazzini