La produzione industriale a Lucca, Pistoia e Prato nel terzo trimestre del 2021 ha confermato i segnali di ripresa iniziati già nel primo trimestre.
Il passo regolare della crescita permane (+8,4% rispetto al 2020) anche in raffronto con un periodo in cui l’attività industriale era in parte ripresa dopo il primo ferreo lockdown.
Rimangono anche le differenze tra settori e tra province, oltre che tra territori di Confindustria Toscana Nord e Italia (-2,8%). Tra i settori che devono ancora recuperare i livelli del 2019 c’è la moda, che però nel lucchese è cresciuta del 3,7%.
Più sostenuto il recupero del settore abbigliamento e maglieria a Pistoia (+9,1%), mentre a Prato il manifatturiero segna un generale +11,9%. In questo distretto la salita è più lunga da percorrere, visti il 21% nel tessile e il 23% nell’abbigliamento persi nel 2020, due settori che comunque nel terzo trimestre hanno aggiunto al mosaico della ripresa due tasselli importanti, rispettivamente il +11,1 e il +32,4%.
Il tessile ha ancora un altro 11% da recuperare, mentre il meccanotessile aggiunge un ottimo +11,3%. A creare un cono d’ombra rimane la marginalità, letteralmente mangiata dagli aumenti della bolletta energetica, delle materie prime e dei trasporti.