Deloitte: il lusso torna a correre

Il 100% degli investitori continuerà nel 2022 a investire nel settore del lusso. I livelli pre-Covid saranno raggiunti in meno di un anno per la metà degli investitori. È questo lo scenario emerso dal Global Fashion & Luxury Private Equity and Investors Survey 2022 di Deloitte, un report che analizza trend e operazioni di M&A del mercato del lusso basandosi su dati di mercato e interviste a top manager.

“Nel 2021 il settore si è ripreso sulla scia delle nuove strategie adottate dalle aziende in ambito di nuove tecnologie e del crescente impegno sui temi di sostenibilità – afferma Elio Milantoni, Partner Deloitte – Nel 2022 il mercato del lusso dovrebbe accelerare ulteriormente con una crescita a due cifre e raggiungere i livelli pre-pandemici”.

I settori con maggiore appeal sono Cosmetica & Profumi (53%), Arredamento (41%) e Abbigliamento & Accessori (32%). Al contrario i segmenti Hotels, Cruises, Restaurants & Clubs continueranno a essere i più impattati nel 2022 dagli effetti negativi della pandemia; Asia e Medio Oriente saranno le aree più attraenti per gli investitori nei prossimi tre anni. Guardando ai tempi: le dimensioni e i livelli di crescita del mercato pre-Covid saranno raggiunti per il 50% degli investitori in meno di un anno, per il 21% il recupero è stato già stato archiviato nel 2021.

Del resto il settore del lusso ha solide fondamenta: la crisi pandemica ha interrotto un solido trend di crescita del settore in termini di fatturato, che nel quinquennio 2015-2019, aveva fatto registrare un CAGR del +3.4% (+6.5% se circoscritto al segmento dei beni di lusso personali). Questa situazione ha un po’ attutito le difficoltà del 2020, invece, anno che ha registrato un’inversione di tendenza sui ricavi e un peggioramento dei margini. Rispetto all’anno precedente, le vendite sono diminuite del -10.5%, con alcuni segmenti notevolmente in difficoltà, come il comparto alberghiero (-53.0%) e le crociere (-77.7%). Gli unici settori che hanno registrato una crescita positiva sono stati quelli dell’arredamento (+4.2%) e degli yatch (+3.0%).

Il report ha analizzato anche i principali trend di mercato nel 2022: è emerso che innovazione e sostenibilità guidano le strategie aziendali. Inoltre i big player del lusso puntano a ottenere una solida presenza digitale per la promozione e la distribuzione dei propri prodotti. Infatti, secondo le stime, entro il 2025, 1 prodotto di lusso su 5 sarà acquistato da clienti appartenenti alla generazione Z, diventa quindi fondamentale sfruttare canali dirompenti, come quello del Metaverso, per intercettare giovani clienti. A questo si accompagna una sempre maggiore sensibilità da parte dei consumatori verso l’innovazione e la sostenibilità. Per questo motivo, le aziende stanno incorporando nelle loro strategie modelli di re-commerce (pre-loved, re-selling e rental), oltre che impegnarsi su temi etici per dimostrare maggiore vicinanza ai valori dei clienti.

Si continua, infine, a guardare con interesse alla Cina, principale motore di ripresa del mercato di beni di lusso e, secondo le stime, entro il 2025 arriverà ad assorbirne il 50% delle vendite. Dal lato dell’offerta, invece, la sfida principale rimane quella di gestire l’aumento dei prezzi, dovuto principalmente all’aumento dei costi della materia prima e della manodopera.

 

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