Ad un mese dallo svolgimento di Première Vision da Parigi arrivano notizie di una città ancora “ostaggio” di scioperi e blocchi, di trasporti pubblici a singhiozzo per non dire peggio e di turisti e cittadini in difficoltà.
Ma il tempo per sperare che in occasione della fiera tutto sarà risolto c’è e quindi anche chi è arrivato alla London Textile Fair facendo il giro (di clienti) via Parigi è moderatamente ottimista. Ma con il carico di dubbi, lamentele e disagi è arrivata anche una possibile notizia che, se confermata, sarebbe destinata a rivoluzionare l’assetto fieristico europeo, ovvero l’anticipo di Première Vision da settembre a luglio, già dal 2020.
Una svolta della quale si parla da tempo, probabilmente irrevocabile e irrinunciabile, ma che non era ipotizzabile in tempi così stretti. Queste le indicazioni che arrivano con il vento che soffia da sud verso Londra, dove ovviamente la cosa viene seguita con attenzione perché un eventuale Première Vision a luglio ridisegnerebbe tutto lo scenario delle fiere del tessile in Europa.
Per avere conferme basterà attendere i prossimi giorni o, al massimo, la conferenza stampa di apertura del salone parigino a metà febbraio.