Fabio Adami Dalla Val
Un denim dinamico

A più di una settimana di distanza dalla fine del salone arriva il bilancio di Fabio Adami Dalla Val, anima di Denim Première Vision.

Un tempo di attesa congruo, che permette agli organizzatori di ricevere apprezzamenti, consigli e magari anche qualche critica costruttiva: al momento la bilancia pende decisamente sul lato dei complimenti.

“Sì, la risposta è stata buona, è stata sicuramente l’edizione più dinamica del salone nel post Covid” dice Adami Dalla Val.

Anche per questo Milano si merita una ennesima conferma?
In un momento non facile credo sia opportuno dare alle aziende e a tutta la filiera stabilità e certezze. La location di Milano è ormai apprezzata e rodata e quindi l’intenzione è di fare tappa di nuovo qui. Maggio è già data certa, siamo al lavoro per novembre e a breve comunicheremo le scelte fatte. Comunque denim in Europa vuol dire Milano o Parigi, le due mete preferite da clienti, brand e visitatori.

Quali sono stati i punti forti di questo dicembre?
Sicuramente la presenza internazionale, con visitatori da Germania, Francia, nord Europa ma anche Stati Uniti. Mi pare si stia tornando verso il pre Covid, quando metà dei visitatori erano esteri. Tanti anche gli studenti, ben accompagnati dai professori. E’ loro lo sguardo sul denim del futuro, sono loro che sanno cosa chiede e chiederà il mercato. Altro aspetto positivo il fatto che alcuni espositori hanno detto che oltre agli incontri coi clienti hanno portato a casa anche qualche ordine.

Chi manca all’appello?
Stavolta avrei voluto vedere 2-3 marchi pakistani forti, un paio di indiani e altrettanti cinesi. Gli altri c’erano tutti, comprese aziende del settore e dei servizi; penso a Tonello, per la prima volta da noi come espositore.

Avete organizzato anche iniziative collaterali.
Sì, per dare un valore aggiunto alla fiera. Con Officina39 per esempio abbiamo dato la possibilità di visitare Fondazione Prada ad un gruppo ristretto di buyers, ospitati poi a cena nel temporary store dell’azienda.

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Matteo Grazzini
Matteo Grazzini