FiloFlow: come lavorano le aziende di Filo

Sono stati presentati in coda alla prima giornata di fiera i risultati del progetto FiloFlow, nel corso del workshop “Sostenibilità: un processo virtuoso”.

Il responsabile di Filo, Paolo Monfermoso, nel presentare i risultati ha spiegato il perchè di questo progetto, che rientra nella volontà, imprescindibile, di Filo di garantire la sostenibilità delle aziende che ne fanno parte. Se già da anni è stata dimostrata da parte del salone e dei suoi espositori una particolare sensibilità al tema, l’obiettivo diventa ora permettere agli espositori di mettere in evidenza le azioni da loro intraprese verso processi di produzione e prodotti sostenibili.

FiloFlow è dunque un progetto di tracciatura della filiera, di lungo periodo, che ‘solleverà il velo’ sulle pratiche dei filatori. Alle aziende espositrici è stato inviato un questionario con domande sull’azienda, sulle materie prime utilizzate, sulla tracciabilità di filiera, sui consumi energetici, sul chemical management, sulla gestione degli scarti, sul monitoraggio ambientale, sulle certificazioni ottenute e sul coinvolgimento in attività etico-sociali. La partecipazione al progetto da parte delle imprese è stata volontaria e basata sull’autocertificazione, ha risposto il 35% delle aziende, 28 aziende italiane e 7 straniere, 23 filature (66%), 7 imprese di filatura e tintoria (22%) e 5 tintorie (10%).
Ecco le risposte divise per macroarea.

Materie prime e tracciabilità
L’82% delle aziende che aderiscono a FiloFlow utilizza anche materie prime originate da riciclo, pre e post-consumo, biomateriali. E il 96% usa materie prime di origine certificata. Mentre l’86% delle aziende ha una certificazione oppure ha sviluppato un programma di tracciabilità della propria filiera.

Risparmi energetici
L’81% delle aziende nell’ultimo anno ha acquistato (o deciso di acquistare) nuovi macchinari che riducono i consumi di energia o acqua e in generale l’impatto ambientale. Rispetto al passato, sempre l’81% delle aziende dichiara di consumare meno energia. Il 24% possiede un impianto di cogenerazione e/o recupero di calore. Il 39% possiede un impianto di energia da fonti rinnovabili. Ma solo il 22% delle imprese ha un impianto per il recupero di calore e solo il 40% un impianto di energia da fonti rinnovabili: è evidente che qui ci sono ampi margini di miglioramento, che potrebbero essere incentivati con opportune politiche. Quanto all’acqua, ne ha ridotto il consumo rispetto al passato il 75% delle aziende.

Rifiuti
Il 68% delle imprese che partecipano a FiloFlow usa o ricicla internamente gli scarti di lavorazione del proprio ciclo produttivo. Il 72% rivende ad altre attività manifatturiere i propri scarti di lavorazione.

Gestione degli agenti chimici
La domanda sul chemical management era rivolta in particolare alle tintorie. Il 92% delle tintorie che ha aderito a FiloFlow ha ottenuto una certificazione in questo ambito oppure ha messo a punto un programma di chemical management.

Profilo etico-sociale
Il 75% delle aziende ha introdotto piani di formazione continua dei propri dipendenti (non dei manager) che vanno al di là delle prescrizioni di legge. Il 40% ha un sistema di misurazione della soddisfazione dei propri dipendenti e il 61% ha realizzato un sistema di welfare dedicato ai propri dipendenti. Il 79% ha un sistema di certificazione e monitoraggio dei propri fornitori, che nell’82% dei casi si basa su indicatori condivisi dagli stessi fornitori. L’89% ha individuato una persona al suo interno quale responsabile della sostenibilità.

Profilo ambientale
Il 44% delle aziende ha una certificazione di tipo ambientale del proprio ciclo produttivo o del proprio prodotto. Il 74% delle aziende che non hanno una certificazione ambientale, ha comunque approntato un monitoraggio delle emissioni e/o degli scarichi.

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