Il futuro hub per il riciclo tessile di Prato è stato il tema di un Consiglio comunale straordinario convocato su richiesta dei gruppi di opposizione.
L’occasione è stata utile anche per una sorta di presentazione ufficiale del progetto dell’impianto che tratterà per il post-consumo l’intero futuro fabbisogno della Regione Toscana (20.000 tonnellate all’anno) e per il pre-consumo circa la metà dei rifiuti prodotti dal distretto del tessile (14.000 tonnellate all’anno).
Tutto esaurito nel Salone consiliare pratese: oltre a sindaco, giunta e consiglieri erano presenti l’assessore regionale alle Infrastrutture digitali Stefano Ciuoffo, Enrico Venturini di Tecnotessile, Lorenzo Pancini di Cgil, Marco Bucci di Cisl, Rodolgo Zanieri di Uil, Cinzia Grassi, Francesco Viti e Giada Conidi di Cna Toscana Centro, Francesco Marini, Marcello Gozzi e Fabia Romagnoli di Confindustria Toscana Nord, il presidente di Confartigianato Toscana Luca Giusti, il presidente di Alia Nicola Ciolini, il direttore Alessandro Canovai e il tecnico Francesco Tiezzi.
Al di là del dibattito politico l’attenzione si è spostata anche sugli effetti sull’ambiente che può avere l’hub, con gli abitanti della zona di Baciacavallo che non hanno preso la notizia della costruzione dell’impianto in modo favorevole.
I dati stimati, hanno detto i tecnici di Alia, “mostrano un’incidenza relativa”. I rifiuti tessili si trovano allo stato solido e non in polvere, quindi non sono pericolosi. Gli impianti saranno dotati di sistema di aspirazione, al fine di garantire la massima salubrità degli ambienti di lavoro ed evitare il deposito di eventuali polveri sui tessuti. Dal punto di vista del rumore, le attività saranno effettuate all’interno degli impianti evitando dispersione acustica. Il processo, inoltre, non produrrà reflui industriali ma solo reflui civili convogliati in pubblica fognatura.
L’incidenza sul traffico della viabilità esistente sarà modesta, prevedendo circa due-tre mezzi all’ora.
Sul piano prettamente politico è arrivata la pungente risposta del sindaco Biffoni alle critiche ricevute dall’opposizione sia sul mancato confronto in sede progettuale che sull’effettiva necessità dell’hub: “Nel Consiglio è stato fatto da molti un esercizio di stile pur di girare intorno senza dire se si era a favore o contro un progetto industriale come quello dell’hub tessile” ha detto il primo cittadino pratese.
“Tutte le categorie economiche e i sindacati si sono dichiarate a favore del progetto – ha aggiunto – che non nasce per l’occasione del bando del Pnrr, ma molto prima con il Next Generation Prato. Vogliamo evitare a questa città l’affronto di non essere in prima fila nella richiesta di fare quello che è nella nostra storia, nel nostro dna, il riciclo del tessile. A questo o si è favorevoli, o contrari. I ‘sì, ma’ sono posizioni contrarie perché certi giri di parole possono essere utili per fare gli influencer, per strappare un applauso, ma non per governare la città”.