Un 2016, ed anche un 2017, dalla crescita economica globale limitata, tensioni sui mercati finanziari e non pochi timori. Quali strategie adottare? Di questo si è parlato al Centergross durante l’evento “Il Futuro è Fast. Il momento delle scelte nel mercato globale” tenutosi presso lo Studio 40 – Blocco 40 all’interno del Distretto di Bologna.
A parlarne Lucia Gazzotti, presidente del Centergross, Duccio Campagnoli, presidente del Gruppo Bologna Fiere e Enrico Postacchini, presidente dell’Aeroporto Marconi di Bologna. Dopo un commento generale sulla situazione macroeconomica, si è entrati nel vivo del dibattito stimolando una serie di riflessioni su come affrontare concretamente un’economia in continuo mutamento che può offrire comunque notevoli opportunità. In particolare sia Postacchini che Campagnoli sono stati chiamati a rispondere alla luce della loro esperienza, portando esempi concreti inerenti all’Aeroporto e alla Fiera di Bologna. Lucia Gazzotti si è fatta portavoce del Distretto, sottolineando come il Centergross ha visto nel suo processo di internazionalizzazione una via privilegiata per cogliere opportunità a livello globale a fronte di una congiuntura economica difficile.
Nel nostro Paese la ripresa prosegue gradualmente e alla spinta delle esportazioni si sta progressivamente sostituendo quella della domanda interna
In particolare, Lucia Gazzotti ha dichiarato: “Il Centergross è il polo economico d’eccellenza per il pronto moda, riconosciuto a livello internazionale, che nel 2015 ha visto crescere sia gli accessi al distretto sia gli spazi occupati. Gli ingressi sono stati 1.724.290, con un incremento di oltre 35.000 unità rispetto al 2014. Sono cresciuti anche i metri quadrati occupati: a dicembre solo l’8,3% della superficie era sfitto, contro il 16,2% del 2010. La ricetta vincente? Essere aperti al mondo che cambia e fare sistema per non crollare ma crescere. Nel nostro Paese la ripresa prosegue gradualmente e alla spinta delle esportazioni, che dopo aver sostenuto l’attività negli ultimi quattro anni risentono della debolezza dei mercati extraeuropei, si sta progressivamente sostituendo quella della domanda interna. Lo stesso sistema moda sta cercando di recuperare parte dei consumatori proponendo in vendita sin dal giorno successivo i capi e gli accessori apparsi in sfilata: un modo per avvicinarsi alle dinamiche fast fashion che in questi anni è continuato a crescere nonostante la crisi. Auspichiamo che le istituzioni proseguano nel processo di rinnovamento, sostenendo l’imprenditoria tutta attraverso politiche economiche adeguate in grado di favorire la competitività delle nostre aziende”
Dopo il dibattito i riflettori si sono accesi su una sfilata di moda con le proposte Spring-Summer 2016 firmate da alcune delle griffe presenti nel Distretto: Alessandro di Lange, Adamus, AMY GEE, Background, Boème Milano, EFFE.GI.BI, Karl Mommoo Homme, Jey Coleman Man, Rinascimento, Souvenir, Susy Mix, Tenax e Why Me Couture.
Nella foto, da sinistra, Postacchini, Gazzotti e Campagnoli