Congiuntura

L’Alto Piemonte conferma il trend negativo dell’export

Dopo i dati dell’Osservatorio di Intesa Sanpaolo arriva anche l’indagine congiunturale sulla manifattura della Camera di Commercio Monte Rosa Laghi Alto Piemonte a confermare quanto le difficoltà del tessile si riflettano nei diversi risultati dei territori.

Nel trimestre luglio-settembre la congiuntura industriale ha registrato una sostanziale stabilità nell’Alto Piemonte, con la produzione a -0,2%, allineata alla media regionale (-0,5%). Ma il dato per Biella, Vercelli, Novara e il Verbano risente della forte contrazione del comparto tessile-abbigliamento (-8,1%).

Un numero che ovviamente si ripercuote più sulla manifattura biellese (-3,4%) e meno sugli altri territori (Vercelli +0,2%, Novara +1,2% e Verbano Cusio Ossola +1,5%). Per quanto riguarda il fatturato, invece, si riscontra un calo generalizzato: -1,6% è la diminuzione registrata a livello totale, con un -1,5% in riferimento al mercato interno e un -1,8% per quello estero.

Biella è all’ultimo posto della graduatoria piemontese per i risultati nel trimestre: a registrare la flessione maggiore è la tessitura (-20,7%), seguita dal finissaggio (-9,7%) e dalla filatura (-7,3%); male anche la metalmeccanica, che racchiude il meccanotessile (-6,2%), mentre si registra un lieve incremento per le altre industrie manifatturiere (+1,6%), con una sostanziale stagnazione per le altre industrie tessili (-0,1%).

Per gli ordini scendono sia quelli interni (-2,4%) che esteri (-1,7%), mentre il fatturato cala del 3,8%.

Il calo del tessile-abbigliamento a Novara arriva a -3,2%, a Vercelli a -3,7% mentre non è un fattore nel Verbano.

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Matteo Grazzini
Matteo Grazzini