Quasi 10 miliardi di euro: a tanto ammontano le esportazioni dell’Alto Piemonte (province di Biella, Novara, Vercelli e Verbano Cusio Ossola) alla fine del terzo trimestre del 2024. ,
9,4 miliardi di euro la cifra esatta, con un lieve aumento in termini di valore (+2,6%), rispetto al corrispondente periodo del 2023. Sull’ottovolante il tessile abbigliamento, che rappresenta il 30,9% dell’export totale del quadrante: +8,9% la percentuale, piuttosto sorprendente, frutto però di un exploit della componente abbigliamento delle province di Vercelli e Novara e di un calo delle lavorazioni tessili, in particolare del Biellese.
La provincia di Biella, che copre una quota del 14,5% dell’export dell’area, ha registrato la contrazione maggiore, anche a livello regionale, pari al -12,2%, con un calo di tutti i principali comparti.
Guardando ai principali mercati di sbocco, Germania e Francia si confermano i principali partner commerciali per tutte le realtà provinciali, con alcune importanti differenze a livello locale.
Biella paga un -12,2% rispetto al terzo trimestre del 2023. La frenata dei prodotti tessili, che rappresenta quasi il 60% del totale delle esportazioni (-13,4%), è generalizzata a tutti i diversi comparti, con la sola eccezione degli altri prodotti tessili (+3,2%). I tessuti sono in forte calo (-21,3%) mentre i filati registrano un -10,2%. In forte discesa anche gli articoli di abbigliamento (-26,7%).
L’Unione Europea, con il 46,4% delle vendite all’estero, ha perso ormai da oltre un anno il ruolo di destinazione principale dell’export biellese e registra un -17,2% per colpa del netto calo delle vendite verso la Germania (-21,7%) che scende così al secondo posto della graduatoria, mentre la Francia sale momentaneamente al primo nonostante un -10,1%. Le destinazioni extra-UE coprono il 53,6% dell’export provinciale, con un calo comunque marcato, pari al -7,5%: diminuiscono le esportazioni verso la Cina (-6,6%), terzo mercato di riferimento.
A Novara il tessile-abbigliamento cresce del 29,2%, grazie alla componente abbigliamento e accessori, mentre a Vercelli arriva a +26%, sebbene nel suo ambito il tessile, decisamente minoritario in valore assoluto, registri un -25,1%.