Lineapelle scommette sul rilancio

E’ in pieno svolgimento, con inizio ieri e chiusura domani, la mostra internazionale di pelli, accessori e componenti che come consuetudine si svolge a Milano. La Fiera Milano Rho ospita Lineapelle e i suoi 1.241 espositori provenienti da 44 nazioni, in crescita del 6% rispetto all’edizione dello scorso settembre. Presente anche il Consorzio Vera Pelle Italiana Conciata al Vegetale.

In mostra le nuove collezioni per la stagione autunno-inverno 2017/2018. Le Aree Trend Selection, spazi centrali della fiera, ospiteranno campioni di pelli, accessori e componenti innovativi in grado di intercettare le nuove dinamiche e le richieste del mercato: è questa una delle novità di questa edizione, ideata per proporre servizi più efficienti e moderni. Rinnovata anche la segnaletica: più razionale e capillare, senza dimenticare la comunicazione, che per questa edizione è stata mirata non solo ai media di settore, ma si è aperta a molti altri canali, salendo a bordo delle principali compagnie aeree e selezionando testate/portali di riferimento per moda, design, arredo e automotive.

Grazie alla collaborazione con ITAICE con il supporto del MISE (Ministero dello Sviluppo Economico) sono presenti numerose delegazioni estere.
Cambiamenti anche nell’organizzazione di Lineapelle che ha rinnovato il proprio assetto societario, nominando Amministratore Unico Graziano Balducci di Conceria Antiba di Santa Croce Sull’Arno, Pisa.
“L’incarico è molto importante, significativo e allo stesso tempo entusiasmante – ha commentato l’imprenditore toscano al debutto in fiera nel nuovo ruolo – Lineapelle è la ‘fiera delle fiere’ e la sua leadership va ribadita e rafforzata. Cosa che, del resto, sta già accadendo, grazie all’ottimo lavoro organizzativo in corso”.

Impegno necessario, alla luce del fatto che il settore della concia ha sofferto nei primi sei mesi dell’anno secondo i dati presentati alla vigilia della fiera. Nel periodo, la produzione del comparto ha chiuso in calo del 4,1% in valore e del 4,6% in volume, complici la frenata del mercato interno (-2,1%) e quella dell’export, diminuito in valore del 4,9% soprattutto a causa dei ribassi a doppia cifra registrati nella Greater China. La prospettiva, a fine anno, è di chiudere a meno dei 5,2 miliardi di ricavi realizzati nel 2015.
Nonostante il segno negativo, l’industria conciaria italiana rimane leader mondiale con una quota di mercato pari al 65% del fatturato Ue e al 19% di quello mondiale.

Condividi articolo