IFCO 2025

Margherita Matera
Questione generazionale

C’è stata anche un po’ di Italia nel programma di conferenze e seminari di IFCO. Ed i volti, giovani, chiamati a Istanbul per portare un contributo di esperienza e conoscenza sono quelli di Margherita Matera, insegnante di marketing digitale alla IUAD di Napoli, e di Gabriella Sofia Interlandi, che dopo la tesi di laurea adesso è assistente sempre all’accademia partenopea.

Temi “giovani” affrontati da esperte giovani per parlare ai visitatori e agli espositori del salone di strategie digitali e dell’impatto dei social media, dell’ecommerce e dell’Intelligenza Artificiale nel fashion. Case history, sostenibilità, immagini per raccontare un mondo in evoluzione in cui il presente è già passato.

Come siete arrivate a IFCO?
Lo IUAD ha una collaborazione aperta da anni con la fiera e, visto che questa volta il tema da affrontare riguardava il nostro corso siamo venute parlare ad una platea diversa da quella italiana e riferendoci anche ai brand più importanti. Siamo in un campo in cui bisogna essere pionieri e creativi, avere idee.

Avete citato brand che determinano le mode e quindi viene da chiedersi se gli influencer possono penalizzare la qualità del prodotto, anteponendo la loro immagine sapendo che il consumatore sceglierà in base alla fama piuttosto che per la bontà di un abito.
E’ un rischio che c’è sempre stato, anche quando c’erano solo i testimonial e le persone venivano associate a un prodotto. Quello che è cambiato è il sentimento delle persone verso gli All-Star, come sono definiti adesso gli influencer  più importanti. C’è più la volontà di condividere con loro un’idea piuttosto che di acquistare un oggetto, però il ruolo di un content creator resta superiore a quello degli All-Star.

Quanta consapevolezza digitale hanno gli italiani?
Poca. Da un recente studio risulta che solo il 46% degli italiani è alfabetizzato dal punto di vista del digitale, contro la media europea del 53%. Quindi male anche se non malissimo. Il social più utilizzato è Whatsapp ed i brand dovrebbero iniziare a capire perché; la community è la parte più rilevante della comunicazione ed i social aggregativi dovrebbero essere attenzionati.

C’è un rischio di una frattura generazionale?
E’ la prima volta che l’umanità ha sei generazioni sulla Terra e la frattura non è una sola ma tante. E’ bello quando le generazioni riescono a mixarsi ma ci sono atteggiamenti e valori diversi. Forse la Generazione Z è più vicina a quella dei boomers che i Millennials, che sono quella successiva. vedremo cosa ci riservano Alfa e Beta.

Intelligenza Artificiale: risorsa o problema?
E’ uno strumento e come tutti gli strumenti non è né buono né cattivo, dipende da come si utilizza. Mai come adesso abbiamo bisogno di un quadro chiaro di quello che dobbiamo ottenere dall’AI, altrimenti siamo in balia di qualcosa di randomico. Per quanto riguarda la capacità di distinguere il vero dal falso da parte di Meta c’è stata la volontà di etichettare quanto fatto con l’Intelligenza Artificiale e quindi dovrebbe essere più facile capire cosa si sta guardando. Fake news e clickbait sono sempre esistiti, anche prima dell’AI.

Se doveste dare un consiglio a chi entra nel digitale oggi?
Risponde Gabriella Interlandi – Studiare tantissimo e vivere in prima persona tutti i nuovi tools che sono emersi, sia per lavorarci che per divertirsi. Sembrano cose semplici ma dietro c’è uno studio approfondito da fare per avere risultati ottimali nella comunicazione del prodotto.

Nella foto: a sinistra Margherita Matera ed a destra Gabriella Sofia Interlandi

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Matteo Grazzini
Matteo Grazzini