Meccanotessile, ordini stazionari

Nel primo trimestre a tenere a galla il meccanotessile italiano sono stati gli ordini del mercato interno, mentre dall'estero è arrivata una frenata. Questo secondo i dati del primo trimestre 2012 elaborati da Acimit, che parla di situazione nel complesso stazionaria rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente. La raccolta ordini è cresciuta del 2% rispetto agli ultimi tre mesi del 2011: l’indice complessivo degli ordini si attesta ad un valore di 91,2 punti. Sul mercato italiano l’indice è aumentato del 34% rispetto all’ultimo
trimestre 2011, all’estero il calo è stato dell'1%.
“Quello del primo trimestre è un risultato che ci sorprende – commenta Sandro Salmoiraghi, presidente di Acimit – e la crescita degli ordini sul mercato italiano per il secondo trimestre consecutivo mette a tacere le cassandre che troppo in fretta hanno decretato la caduta libera del tessile italiano. Ci sono ancora imprese tessili in Italia che investono in nuovi macchinari, in nuovi impianti. E’ un’iniezione di fiducia per l’intera filiera italiana del tessile-abbigliamento”.
Ma l’export resta il volano dell'economia legata al meccanotessile: “In un momento di chiara positività per il mercato italiano – prosegue Salmoiraghi – dobbiamo registrare la frenata della domanda proveniente dai nostri principali mercati, soprattutto Cina e India. Si sconta il rallentamento dell’economia globale che ha interessato anche i Paesi emergenti e che ha causato uno stop, speriamo temporaneo, nei progetti di investimento di molte aziende nostre clienti. La nuova agenzia per la promozione e l’internazionalizzazione delle imprese deve tornare ad operare a pieno regime in tempi rapidi. Promuovere il Made in Italy sui mercati lontani è compito delle autorità di un Paese avanzato e risulta un supporto fondamentale per quelle aziende di piccole dimensioni che non sono strutturate per radicarsi autonomamente in mercati così distanti”.

29-5-2012

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