Forse ha oscurato un po' il tema della giornata, ovvero la presentazione di Milano Unica, ma di certo il premier Mario Monti, con il suo intervento alla fiera del Portello, ha acceso tutti i riflettori nazionali su quanto accade alla manifestazione del tessile. Chiamato a dare il via alla rassegna dedicata al meglio della produzione tessile italiana il capo del Governo non si è potuto esimere dal commentare la situazione economica e politica nazionale, toccando anche temi estranei a lana, viscosa, telai e trame e le sue parole hanno avuto subito un risalto mediatico eccezionale.
“Il governo – ha ammesso Monti – ha contribuito ad aggravare la congiuntura economica già difficile con i suoi provvedimenti, che però serviranno ad un risanamento e ad una crescita duratura”. Una frase che, pur sottolineando una cosa quasi scontata, ha avuto un effetto deflagrante: normale che i sacrifici, da definizione, impongano un peggioramento di una situazione già esistente ma sentire un premier che ammette che una congiuntura è peggiorata forse non era stato messo in preventivo.
“Si dice – ha spiegato Monti – che con le nostre decisioni abbiamo contribuito ad aggravare la congiuntura. Certo solo uno stolto può pensare che sia possibile incidere in elementi strutturali che pesano da decenni senza provocare nel breve periodo un rallentamento dovuto al calo della domanda. Solo in questo modo si può avere la speranza di avere più in là un risanamento per una crescita duratura”.
Ed anche le reazioni degli imprenditori sono state discordanti, dai tweet in rete a Facebook e alle interviste, anche perchè Monti ha aggiunto che “anche le imprese certe volte, come ogni soggetto, tentano di cavalcare le difficoltà del Paese per trarne vantaggi”, affrettandosi però a specificare ai tanti imprenditori presenti che non si riferiva alle imprese tessili. Tuttavia, ha aggiunto, “ci aspettiamo, anzi esigiamo a nome del paese e dei cittadini che imprese e sindacati facciano qualcosa di più con il loro impegno congiunto”.
Alla fine c'è stato spazio anche per la promessa di 50 miliardi di euro per le infrastrutture, innovazione e ricerca entro la fine della legislatura.
Un Monti show che ha chiuso la serie di interventi iniziati dal presidente di Milano Unica Silvio Albini, con il discorso che ha dato ufficialmente il via a questa quindicesima edizione.
Una volta passato l'effetto Monti nei corridoi del Portello si tornerà a parlare di tessuti e di affari per i prossimi due giorni e solo alla fine si capirà se i sacrifici porteranno a qualcosa e se le promesse potranno essere mantenute