Tutto sommato… un buon bilancio. L’edizione 62 di Filo va in archivio con numeri positivi nonostante la congiuntura sia ai minimi storici per gli anni più recenti.
Il flusso dei buyer è stato costante, con molti stranieri arrivati al MiCo per vedere le collezioni estive (anche se di stagionalità a Filo si parla relativamente), che generalmente sono quelle meno attraenti per un certo tipo di clientela.
Grazie a Ice è arrivata una delegazione di buyer stranieri composta da trenta professionisti e giornalisti da Regno Unito, Francia, Spagna, Portogallo, Ungheria, Turchia, Cina, Danimarca e Corea del Sud, mentre un gruppo di buyer frutto della collaborazione tra Filo e Regione Piemonte ha avuto una giornata di incontri b2b nel Biellese.
“La 62a edizione – commenta Paolo Monfermoso, responsabile di Filo – conferma il salone come un punto di riferimento per il settore, grazie a un approccio concreto basato sulla convinzione che le crisi si superano attraverso il lavoro, aumentando qualità e innovazione dei prodotti. Dalle opinioni raccolte fra gli espositori arrivano segnali positivi sul lavoro svolto nei due giorni di fiera, in quanto i professionisti del settore hanno la certezza di trovare a Filo collezioni di altissima qualità e servizi mirati a rendere più facili le collaborazioni e l’incontro di domanda e offerta di filati e materiali”.