Non è piaciuta alle due amministratrici pratesi, la sindaca Ilaria Bugetti e l’assessore alle attività produttive Benedetta Squittieri, l’assenza della ministra Calderone al vertice con le Regioni fissato a Roma sulla crisi del settore moda a cui il distretto tessile era presente con specifiche richieste attraverso l’assessore toscana Alessandra Nardini.
E non ha convinto neanche il risultato del tavolo, dal quale è emersa solo una dichiarazione d’intenti. “Dalla politica e dal governo – afferma Squittieri – ci aspettiamo più attenzione e consapevolezza della situazione perché si tratta di un settore fondamentale per lo sviluppo del territorio e di tutta la regione. Chiediamo più certezze sui tempi di erogazione di queste misure straordinarie di ammortizzatori sociali. Non molleremo, continueremo a fare pressione sul governo affinché ci sia una risposta immediata”.
La pressione passerà anche dal coinvolgimento dei parlamentari del territorio: “Voglio incontrarli il prima possibile tutti insieme, senza distinzione di colore politico. Dobbiamo essere uniti nel convincere il governo ad accogliere le richieste di aiuto che arrivano dal nostro tessuto produttivo. Ciascuno faccia la sua parte e dimostri di essere all’altezza del ruolo che ricopre. Il senso di responsabilità verso i cittadini deve prevalere sul credo politico” conclude l’assessore.
E’ arrivata subito la replica dell’onorevole Erica Mazzetti: “Sono convinta che il governo possa fare di più per il settore moda, fermo restando che non c’era mai stata un’attenzione tale e continuativa verso un settore chiave per il Made in Italy, che ha bisogno di una politica strutturale, alla quale stiamo lavorando, con la consapevolezza che i problemi vanno oltre i confini nazionali. Viviamo una sorta di tempesta perfetta tra costi, crisi dei mercati internazionali per la situazione geopolitica, danni dell’alluvione, oltre a scelte non condivisibili da parte dell’Europa. Siamo in una situazione emergenziale perché, negli anni passati, la Regione non ha favorito le imprese toscane della moda, con incentivi e programmazione, senza parlare delle iniziative a corredo ma decisive, come infrastrutture, trasporti e impianti, soprattutto per i rifiuti. Oggi le imprese toscane ne pagano il conto”.
Un parere che poi si è fatto più specifico a livello di schieramenti: “Il PD – conclude Mazzetti – si è riempito la bocca fino all’altro ieri con belle parole e belle idee come ‘distretto del lusso’ ma cosa ha fatto, concretamente e non a chiacchiere, la Regione per le imprese della moda?”.