Ci sono i manichini con i capi d’abbigliamento e i campionari, tanti tessuti esposti davanti ai clienti sui tavoli e altri a far bella mostra di sè negli stand: Eurojersey ha portato a Première Vision la collezione autunno/inverno 18-19 puntando su stile, creatività e sostenibilità, tanto che il direttore generale dell’azienda Andrea Crespi è stato invitato come relatore al dibattito sulla presentazione del libro Neomateriali nell’economia circolare moderato da Giusy Bettoni.
Il marchio di riferimento per Eurojersey è Sensitive, che caratterizza i vari concept: uno è Utilitarians, dove il termina indica abiti sia funzionali che adatti a varie situazioni, anche di lavoro. Un manichino, con pantaloni, maglia stampata in digitale e giacca con effetti lavati in capo accoglie i visitatori dello stand mostrando subito le caratteristiche della collezione. Le firme sui capi sono anche quelli di Herno, per citare un esempio di made in Italy di alto livello, ed i sei temi dei trend scelti dall’azienda (Formal, Camouflage, Refinement, Chaos, Cosmo e Uncharted Territory) risaltano anche sugli altri prodotti mostrati.
Poi c’è la sostenibilità, che per un’azienda da 187 dipendenti è un tema che riguarda anche la salute, non solo dei consumatori: processi eco compatibili, investimenti in macchinari che riducono l’impatto di acqua e fumi, pannelli fotovoltaici che forniscono l’energia per gli uffici, tintoria che tinge per classi di colori, tutti atossici. Questi i ‘pregi’, tutti certificati di Eurojersey, che tra l’altro si trova nel cuore di Caronno Pertusella senza problemi o conseguenze per gli abitanti della cittadina lombarda, ulteriore esempio di come si possa lavorare su grandi produzioni rispettando l’ambiente.