Mutations: è il claim che accompagna la prossima edizione di Première Vision, in programma la prossima settimana nel consueto scenario del Parc des Expositions di Villepinte e probabilmente nessun sostantivo è più adatto in un momento in cui il salone francese sta cambiando volto rispetto al format a cui aveva abituato gli addetti ai lavori nel corso degli anni.
Che Première Vision stia variando è ormai innegabile: i numeri rimangono molto alti ed importanti ma la composizione dei padiglioni evolve verso novità di contenuti e indirizzi. La presenza italiana, per scelte delle aziende o imposizioni del mercato, sta scemando: senza una forte rappresentanza biellese, che non ha mai partecipato ad una fiera rivolta soprattutto alla moda donna, e con i pratesi che si stanno spostando sempre più verso Milano Unica come sola vetrina per le loro collezioni la bandierina verde, bianca e rossa sventolerà meno sui tabelloni di Parigi.
Di contro PV rafforza l’internazionalità: i circa 1.200 espositori, di cui 73 nuovi (filatori, tessitori, conciatori, designer, produttori di accessori e componenti, confezionati), arriveranno (trattori degli agricoltori permettendo) da 42 paesi, tra cui Francia, Spagna, Corea, Giappone e Regno Unito.
Otto le aree di prodotto: Yarns, Fabrics, Designs, Accessories, Manufacturing, Smart Creation, Maison d’Exceptions e Leather (con molte novità), secondo uno schema ormai consolidato ma mai banale.
Una delle nuove arre più attese è probabilmente quella destinata ai deadstock, materiali non utilizzati dalle case di moda che saranno proposti da esperti del settore: Adapta e Nona Source, e per la prima volta L’Atelier des Matières. Inoltre, durante la fiera sarà presente uno spazio appositamente dedicato ai deadstock degli espositori di PV Paris.
L’Italia sarà presente a Maison d’Exceptions, in un’area dove una ventina di artigiani provenienti da tutto il mondo presenterà le tecniche uniche di lavorazione. Tra le iniziative collaterali del salone confermati i talks con gli esperti, con un programma di oltre 30 conferenze sui temi più attuali del tessile-abbigliamento, con particolare attenzione alla sostenibilità.