Scarti tessili

Re Hubs, arriva una soluzione per i rifiuti tessili?

Si chiama Re Hubs la proposta per il riutilizzo industriale dei flussi dei rifiuti tessili pensata da Euratex, l’associazione europea del Tessile-Abbigliamento, in linea con le aspettative del piano EU Green Deal e del passaggio all’economia circolare.

Entro il 2024 si prevede la necessità di smaltire tra 4.2 e 5.5 milioni di tonnellate di rifiuti tessili, che potranno essere suddivisi e riciclati all’interno dell’EU: per farlo Euratex propone lo sviluppo e l’insediamento di 5 ReHubs (European Textile Recycling Hubs), che possano servire ai Paesi europei come centri per la lavorazione dei materiali derivanti dalle fasi di vita del rifiuto tessile, per renderlo nuovamente utilizzabile dalla filiera.

Nei piani di Euratex i nuovi ReHubs saranno centri d’eccellenza che concentreranno nuove tecnologie e nuove professionalità, avendo come obiettivo la creazione di nuovi materiali “energy-saving” e forme di collaborazione tra le aziende della filiera a livello europeo per la ricerca e lo sviluppo di tessuti sempre più reciclabili. I Paesi identificati come strategici per questi primi insediamenti sono Belgio, Finlandia, Germania, Italia e Spagna, dove si sta già lavorando sui temi dell’economia circolare nell’industria tessile.

Il progetto ReHubs prevede a breve due passaggi: il primo è l’approfondimento degli aspetti specifici del piano con esperti e stakeholders ed il secondo l’identificazione delle adeguate risorse economiche, per sviluppare il piano di fattibilità.

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